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Dirigenti scolastici, come gestire la scuola a livello di management? Le strategie e cosa sono le funzioni intermedie – Preparazione concorso Ds

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La guida per gli aspiranti dirigenti scolastici della Tecnica della Scuola: cosa bisogna sapere per superare il concorso in attesa del bando? Oggi parliamo di modelli di management.

La scuola è un’organizzazione professionale complessa perché ha un suo statuto che ne formalizza l’identità e lo scopo e, in quanto tale, è regolamentata da una specifica normativa. E’ anche una organizzazione di servizio perché offre al territorio i servizi culturali richiesti e si pone come risorsa.

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La funzione manageriale del dirigente scolastico

La funzione manageriale del dirigente scolastico, nata con l’autonomia organizzativa e didattica disciplinata dal D.Legs 165/2001, è stata ancora più valorizzata dalla legge 107/2015, che al comma 78 del suo unico articolo chiarisce che per dare piena attuazione all’autonomia scolastica il dirigente scolastico, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, garantisce un’efficace ed efficiente gestione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e materiali.

A tale scopo, il dirigente svolge compiti di direzione, gestione, organizzazione e coordinamento ed è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali, dei risultati del servizio e della valorizzazione delle risorse umane.

I campi di azione del management del dirigente scolastico, cioè della gestione e del conseguente carico di responsabilità delle risorse, riguardano appunto la gestione e il coordinamento di aspetti specifici dell’organizzazione, quali la pianificazione e il budget, i processi organizzativi, la valorizzazione delle risorse umane, il monitoraggio e la valutazione dei risultati.

Strategie di management

Le strategie di management riguardano la direzione via via individuata dal dirigente nel medio e lungo periodo nella quale indirizzare tutte le iniziative, le azioni e le attività ritenute necessarie per raggiungere i risultati indicati nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa sulla base delle criticità emerse nel Rapporto di Autovalutazione.

Qui di seguito alcune strategie di management.

Management per obiettivi

E’ una strategia che si basa sui risultati raggiunti in riferimento agli obiettivi prefissati. ll dirigente e il suo staff individuano gli obiettivi prioritari, stabiliscono le rispettive aree di responsabilità, fissano gli standard per un rendimento elevato, definiscono le risorse necessarie e fissano quelle disponibili, pianificano le azioni e le attività utili a raggiungere gli obiettivi prefissati e determinano i criteri di valutazione dei risultati.

Project Management

Lavorare per progetti significa fare una precisa scelta manageriale mirata a risolvere gli aspetti di criticità, a cogliere le opportunità che si incontrano e a valorizzare gli aspetti positivi. Il dirigente scolastico, in qualità di project manager, è colui che ha responsabilità continuative nella gestione dei progetti.

Questa strategia è fondata su un sistema di ruoli e di gruppi di lavoro finalizzati alla gestione di progetti che servono a potenziare, migliorare, ampliare l’offerta formativa. Il ruolo di project manager è fondato sulla programmazione, organizzazione, direzione, controllo e valutazione di un progetto e di coloro che contribuiscono nella sua definizione e realizzazione.

Management imprenditoriale

Il Manager imprenditoriale gestisce le risorse che ha a disposizione nel modo migliore possibile, mediante un coinvolgimento continuo di responsabilità, il rafforzamento del senso di appartenenza, la formazione in servizio mirata, ma nello stesso tempo cerca di inserire nei gruppi di lavoro persone con un bagaglio di competenze sempre più consistente. Agisce in quattro direzioni:

  • stimola una mentalità aperta all’innovazione e al cambiamento;
  • programma la formazione necessaria a implementare i risultati;
  • stabilisce i metodi organizzativi, retributivi e selettivi che favoriscano il livello di motivazione, l’incentivazione del senso di appartenenza e il coinvolgimento ai valori e alla mission;
  • mira a non andare fuori dal campo di attività, attraverso tentativi d’innovazione sbagliati.

La ruota di W. Edwards Deming

E’ un metodo di analisi e di risoluzione dei problemi, diffuso in tutto il mondo, per affrontare in modo ordinato e mirato le criticità che possono presentarsi nelle attività professionali o imprenditoriali. Lo statunitense W. Edwards Deming ha sviluppato un metodo di miglioramento continuo, il ciclo PDCA, acronimo composto dalle iniziali delle quattro fasi in cui è suddiviso il processo di problem solving:

  • Plan Pianificare dettagliatamente prima di eseguire;
  • Do Realizzare quanto pianificato;
  • Check Controllare, studiare e raccogliere i risultati;
  • Act Rendere definitivo e/o migliorare il processo a tutta l’organizzazione.

Il middle management nella scuola

La complessità organizzativa della scuola ha imposto, ormai da molti anni, la necessità di avere delle funzioni intermedie che possano coadiuvare il dirigente nella organizzazione e nella gestione della progettualità.

La Legge 107/2015 al comma 83 dispone che il dirigente scolastico possa individuare nell’ambito dell’organico dell’autonomia fino al 10 per cento di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico dell’istituzione scolastica, ma specifica anche che dall’attuazione delle disposizioni di tale comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

La nomina del collaboratore, o dei collaboratori, viene comunicata dal dirigente durante la prima seduta del collegio dei docenti all’inizio dell’anno scolastico. ll dirigente scolastico, in presenza di competenze, professionalità, esperienza e disponibilità del docente, nomina i collaboratori dando semplice comunicazione al Collegio docenti.

I docenti individuati collaborano con il dirigente per lo svolgimento delle funzioni organizzative e amministrative, pertanto svolgono compiti di vigilanza e di supervisione generale e svolgono compiti specifici indicati dal dirigente nella nomina, a seconda dei bisogni dell’Istituzione scolastica. Tra questi compiti vi è quello del referente o “fiduciario” di plesso, così definito perché sta ad indicare che si tratta di un incarico di fiducia che viene deciso dal dirigente.

Il middle management nella scuola si avvale anche delle funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa, secondo quanto indicato nell’art. 33 del CCNL scuola 29 novembre 2007. Le funzioni strumentali sono incarichi attribuiti, con delibera del collegio dei docenti, che contestualmente ne definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari, a docenti che ne hanno fatto domanda e che possiedono particolari competenze e capacità nelle aree di intervento individuate dal collegio.

L’incarico non può comportare esoneri totali dall’insegnamento e i relativi compensi sono definiti dalla contrattazione d’istituto.

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