Mercoledì 9 maggio potrebbe essere una data importante per i dirigenti dello Stato: per quel giorno, infatti, l’Aran ha convocato i sindacati, in vista di un confronto sul rinnovo del contratto che stavolta ha tutta l’impressione di risultare decisivo ai fini degli aumenti di settore.
La trattativa rientra nel rinnovo del contratto dei dirigenti della P.A centrale: si tratta di circa 6.800 dirigenti, suddivisi tra i vari ministeri, gli enti pubblici non economici e il parastato.
In ballo, oltre alle nuove regole, ci sono gli aumenti retributivi, che potrebbero aggirarsi in media intorno ai 250 euro medi mensili lordi. La somma dipenderà ovviamente dal ‘grado’ della dirigenza, fermo restando che la percentuale di rialzo è uguale a quella applicata per il resto del pubblico impiego (+3,48%).
Per i dirigenti appartenenti alla scuola, all’università e alla ricerca, l’appuntamento è invece per lunedì 14 maggio: in tutto, in questo caso, sono 7.700 ed in larghissima prevalenza si tratta di presidi a capo degli istituti scolastici. Per costoro, inoltre, gli aumenti dovrebbero essere superiori.
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