Come era facilmente prevedibile l’assegnazione delle sedi ai dirigenti scolastici assunti dal 1° settembre prossimo scontenta molti neo-dirigenti, soprattutto quelli che dovranno allontanarsi molto dalla propria regione.
In diversi segnalano situazioni che vengono considerate vere e proprie storture legate a meccanismi burocratici che non tengono conto dei problemi concreti delle persone.
E così ci sono i casi un po’ paradossali, che però non sono una novità, del neo-ds X che abita in Calabria e ha ottenuto la sede in Sicilia e viceversa.
Tanto che si sta già formando un piccolo comitato spontaneo che vorrebbe chiedere al Ministero di consentire lo scambio della sede fra gli interessati.
Va detto che, per varie ragioni, la pratica dello scambio di sede non è mai stata considerata con favore dalla Pubblica Amministrazione.
Alcuni anni fa nel CCNI della mobilità annuale del personale docente era stata concessa questa possibilità, ma a conti fatti pochissimi dipendenti ne avevano usufruito.
Adesso, però, gli interessati fanno osservare che la situazione è del tutto particolare anche a causa della emergenza Covid.
La prossima settimana il tema potrebbe essere oggetto di esame nel corso di un incontro fra sindacati e Ministero e forse se ne saprà qualcosa di più.
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