Con la pubblicazione da parte dell’USR Campania dell’avviso con il quale si invitano i vincitori del concorso ordinario di cui al DDG del 2011 a produrre le istanze per il conferimento dell’incarico con decorrenza 01.09.2020 si potrebbe dire che si sono avviate le procedure per le immissioni in ruolo dei nuovi DS i cui vincitori del concorso attendono a buon diritto di essere assegnati e subito alla regione e sede per l’a.s. 20/21.
Per quanto riguarda l’avviso in questione si tratta dei posti riservati ai vincitori del concorso 2011 in Campania e a seguire toccherà a quelli dell’ultimo concorso del 2017. La procedura del D.D.G. n. 1259 del 23/11/2017 ha avuto carattere nazionale e prevede l’indicazione dell’ordine di preferenza della regione a cui essere assegnati da parte dei dirigenti che verranno assunti a partire dal primo settembre 2020.
Il MI ha il compito di elaborare i dati inviati dai vari uffici scolastici regionali relativamente ai posti disponibili che una volta autorizzati dal MEF saranno dati per l’immissione in ruolo. Il quadro è di fatto definito, i vari USR attenendosi ai propri CIR hanno occupato i posti destinati alla mobilità interregionale, tenendo conto nel caso di assegnazione delle sedi dei benefici di legge, per cui nessun movimento è tecnicamente più possibile e restano dunque solo le immissioni in ruolo da fare.
Anche un provvedimento cautelare alla data di oggi non avrebbe più tempo per produrre effetti sul numero comunicato e quindi sulla procedura avviata, restando eventualmente e successivamente da gestire non più a livello centrale.
Vero è che invece esiste una reale possibilità, come avevano accennato in un articolo precedente, che molti posti rimasti accantonati per provvedimenti cautelari possano rendersi disponibili per le immissioni. Infatti, non si può escludere che a seguito dell’avvenuta mobilità interregionale attraverso la procedura amministrativa venga meno l’interesse del DS e il posto rimasto accantonato in attesa della sentenza di merito non abbia più alcun senso congelarlo e quindi possa restare libero per l’immissione in ruolo.
E potrebbe ancora “scongelarsi” nel caso del venire meno del diritto al beneficio di legge o dell’interesse del ricorrente per altri motivi. Si tratta di dati che meritano attenta analisi e che i vari uffici scolastici regionali dovranno in sinergia col ministero calcolare evitando così l’assegnazione di reggenze che, in periodo di emergenza covid-19, non sono certo auspicabili.
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