Il sindacato DirigentiScuola sollecita con urgenza la convocazione del tavolo negoziale con il MIM, dopo che l’incontro del 10 ottobre non ha prodotto risultati concreti. Il sindacato sottolinea l’importanza di chiudere la contrattazione utilizzando le risorse già disponibili, senza attendere ulteriori fondi incerti.
Inoltre, nella nota del sindacato si esprime preoccupazione per i possibili ritardi nei pagamenti e critica la riduzione dei fondi destinati ai dirigenti scolastici. Si evidenzia che la retribuzione di posizione sarà nota solo in primavera, creando disagi significativi per i dirigenti, che potrebbero trovarsi a dover restituire somme a fine anno scolastico.
Il sindacato richiama anche l’urgenza di avviare un confronto sul lavoro agile, in particolare per i dirigenti fuori regione, e la necessità di rivedere le fasce di complessità delle istituzioni scolastiche. Nonostante il Ministero avesse promesso di aprire un dialogo sui criteri di valutazione della performance, ad oggi non è stato compiuto alcun passo concreto.
Il presidente di DirigentiScuola, Attilio Fratta, denuncia inoltre la scarsa equità nella retribuzione di risultato, con i dirigenti scolastici che percepiscono in media solo 5.000 euro lordi annui, cifra insufficiente rispetto al carico di responsabilità. Fratta conclude con un appello al Ministro Valditara, chiedendo interventi urgenti e avvertendo che, in assenza di soluzioni, il sindacato proclamerà lo stato di agitazione.
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