Le condizioni lavorative dei dirigenti scolastici stanno peggiorando progressivamente: lo sostiene il presidente dell’associazione professionale Di.S.A.L. Ezio Delfino che scrive al ministro Bussetti facendo un sintetico elenco dei problemi sul tappeto.
Il tema principale riguarda il possibile annullamento della prova scritta del concorso per dirigenti scolastici che “darebbe il colpo di grazia alle difficili condizioni professionali già in atto a causa dell’enorme numero di reggenze”; ma c’è anche la recente trasformazione in legge del DDL ‘Concretezza’ che “introduce una forma insensata e mortificante di controllo della presenza in servizio dei dirigenti scolastici statali, senza tener conto della specificità del loro profilo”.
Senza poi trascurare la mancanza di immissioni in ruolo di docenti che “comporterà per il prossimo anno scolastico un aumento in modo esponenziale dei posti da assegnare con incarichi annuali, con l’aggravante di graduatorie tali da rendere impossibili fin dall’inizio di settembre nomine durature per tutto l’anno”.
E che dire dell’ “aumento esponenziale di adempimenti burocratici, specie per l’attuazione dei progetti finanziati con fondi PON” che rende ormai difficilissima gestione amministrativa delle scuole ?
L’ultima questione riguarda infine il fatto che “il permanere di gravi responsabilità sulla sicurezza degli edifici con compiti e forme indebite rispetto ai compiti della direzione scolastica ne snatura la funzione e ne aggrava i compiti”.
Le proposte della DISAL
Per ciascuno dei problemi evidenziati la Disal ha però una proposta per il Ministro, a partire dalla predisposizione di ogni misura possibile (amministrativa, legislativa e giudiziaria) nel caso in cui la sentenza del TAR Lazio attesa per il 3 luglio comprometta la prova scritta del concorso per dirigenti già svolta.
La Disal chiede anche un intervento diretto di Bussetti affinché “nella scrittura del Regolamento attuativo della legge Bongiorno, vengano esclusi i dirigenti scolastici dal previsto controllo di presenza in servizio” e che “in attesa dell’avvio di nuove assunzioni in ruolo, le procedure di nomine dei supplenti siano consentite in via straordinaria da subito come nomine annuali, per non dover assistere di nuovo al tristissimo spettacolo di decine di migliaia di caroselli sui posti di insegnamento dichiarati precari ad anno scolastico iniziato”.
Per quanto concerne le procedure legate alla gestione dei PON, la Disal chiede che si proceda al più presto ad una significativa semplificazione delle modalità di rendicontazione.
Infine viene chiesto al Ministro di “adoperarsi affinché in Parlamento sia ripreso, in materia di responsabilità dei dirigenti scolastici nella gestione della sicurezza degli edifici scolastici, il percorso di confronto avviato nella scorsa legislatura (in commissioni congiunte Lavoro e Istruzione) che aveva realizzato un’interessante ed equilibrata proposta di soluzione”.