Quanti saranno i posti che verranno assegnati ai dirigenti scolastici vincitori del concorso il prossimo anno scolastico 2020/21 ?
E’ il tormentone che circola in diversi gruppi sui social formati da coloro, provenienti da ogni parte d’Italia considerata la natura nazionale dell’ultimo concorso per DS, che sono in attesa di nomina e rientrano nei 2900 posti che dovranno essere assegnati a coloro che si sono piazzati in posizione utile.
Per i restanti (hanno superato le prove 3420 candidati) sarà necessario un provvedimento ad hoc che consenta l’utilizzo della graduatoria ai fini dell’affidamento dell’incarico dirigenziale per eventuali ulteriori vuoti d’organico oltre i 2900, ovvero una misura che non farebbe meraviglia venisse adottata, come avvenuto in passato.
Ad essere interessati dunque sono oltre un migliaio di persone, considerato che per l’a.s. 2019/20 la graduatoria si è fermata alla posizione 2045.
Dare risposte precise non è semplice in questa occasione. Vero è che da un’analisi abbastanza sommaria, ulteriori posti sarebbe stato possibile assegnarli già quest’anno. Infatti risultano ancora molte scuole non sottodimensionate date in reggenza e dunque tecnicamente idonee ad essere affidate ad un unico dirigente individuato dalla graduatoria.
I posti autorizzati però dal MEF per l’a.s.2019/20 non sono stati sufficienti ad assicurare a tutti i vincitori la nomina da quest’anno e sebbene qualcuno, prefigurando nuovi scenari frutto più di un legittimo desiderio che di fondata possibilità, ipotizza anche un ulteriore scorrimento in autunno alla luce del mutato quadro politico, è verosimile che dovrà aspettare il 2020/21 o addirittura il 2021/22 per assumere il ruolo di dirigente scolastico.
Un’attesa che comunque ha generato nei futuri dirigenti – almeno stando a diversi commenti – la sensazione di vivere una condizione nuova e diversa dal punto di vista professionale. Infatti essi vivono la propria esperienza di docente come qualcosa che presto si concluderà dovendo affrontare una nuova carriera professionale che comporterà per loro compiti diversi.
Una condizione che impone, per senso di responsabilità di non staccare la spina in attesa della nomina e dunque pensare a quelli che saranno i prossimi impegni per cui sarà necessario continuare ad aggiornarsi.
Ci sono molti dirigenti, da quanto è dato sapere, che hanno pensato di inserire nel proprio staff i futuri colleghi per coinvolgerli maggiormente nelle problematiche dirigenziali (una sorta di learning by doing) e prepararli al ruolo che svolgeranno, ed è senz’altro una buona opportunità per chi è in stand by.
Ma tornando all’incipit: quanto tempo sarà necessario per completare l’assegnazione dei 2900 posti messi a bando ? C’è chi parla di almeno 500 posti il prossimo anno o addirittura 1000, completando così il quadro delle assunzioni. Non v’è dubbio che per rispondere sarà innanzitutto necessario conoscere il numero dei pensionamenti, così come un ruolo non irrilevante spetterà alla formazione di governo ed in particolare al neo ministro Fioramonti, al quale qualcuno non è escluso presto rivolga un appello affinché contenga il più possibile il numero delle reggenze. Se dovesse il neo ministro scegliere la strada di ridurre il numero minimo di studenti per mantenere l’autonomia scolastica, le reali possibilità di chiudere questo concorso con l’assunzione di vincitori ed idonei sarebbero tante. E si potrebbe ripartire così con un nuovo bando per offrire una nuova possibilità in tempi ragionevoli, diversamente dal passato, a chi in quest’ultimo concorso per diventare dirigente scolastico non è riuscito a entrare in graduatoria.
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