In occasione della presentazione del 51° rapporto sulla situazione sociale del Paese, il Censis ha resi noti anche i dati relativi all’annuale rilevazione su oltre 1.000 dirigenti scolastici.
L’indagine fornisce alcuni dati sorprendenti.
Secondo i dirigenti intervistati, nel 40% delle scuole prevalere tra i docenti un forma di disorientamento, mentre nel 22% si registra demotivazione.
Solo nel 21% dei casi si parla di atteggiamento ottimistico.
Per gli intervistati, tra gli aspetti della loro professione che negli ultimi anni sono stati particolarmente gravosi, al primo posto si collocano quelli normativi e burocratici.
“In particolare, in un range che va da 1=per niente gravoso a 10=molto gravoso – osservato i ricercatori del Censis – i d.s. hanno assegnato un punteggio medio di 8,30 al nodo critico dell’applicazione e delle responsabilità relative a normative generali, quali privacy, trasparenza amministrativa e siti web, anticorruzione e soprattutto in materia di sicurezza e edilizia scolastica”.
Poco meno del 70% dei dirigenti ritiene che sia assolutamente necessario affrontare urgentemente il nodo economico, con un incremento delle retribuzioni in linea con il loro ruolo di dirigenti pubblici.
Il 37,5% dei ds intervista chiede anche che il Ministero fornisca un adeguato supporto organizzativo e amministrativo per l’applicazione delle procedure per la dematerializzazione e del Codice dell’Amministrazione Digitale.
A conti fatti, a proposito dei dirigenti scolastici, i ricercatori del Censis parlano esplicitamente di un lavoro a forte rischio di burn out.