Dirigenti scolastici sardi aderiscono a mobilitazione nazionale

Nella giornata del 10 maggio si è svolta a Oristano un’assemblea  regionale dei DIRIGENTI SCOLASTICI organizzata da FLC CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola e SNALS Confsal alla quale ha partecipato un cospicuo numero di dirigenti.

L’ordine del giorno mirava a studiare azioni di coordinamento per una adesione generalizzata alla mobilitazione proclamata a livello nazionale dalle stesse OO.SS. Dall’incontro è emersa una totale ADESIONE ALLA MOBILITAZIONE e sono stati fatti propri gli obiettivi e le azioni di lotta. In seguito a questa scelta, il 25 maggio a Cagliari, come in tutte le regioni d’Italia, si svolgerà una nuova assemblea con contestuale richiesta di incontro al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale dott. Francesco Feliziani.

I Dirigenti scolastici vivono, da tempo, una situazione di vero  malessere determinato dall’aumentodelle responsabilità rispetto ai controlli contabili e ad una burocrazia sempre più pressante, vissuta come generante un continuum di “molestie burocratiche”: problemi con piattaforme on line, scadenze di progetti, di statistiche e di monitoraggi sono ormai all’ordine del giorno. Le scuole  hanno gli stessi adempimenti amministrativi cui sono sottoposti i ministeri. I Dirigenti Scolastici hanno come obiettivo primario quello di garantire il successo formativo e il diritto all’istruzione, ma non possono sostituire il personale;  assumono responsabilità legali nelle controversie di prima istanza, ma non hanno consulenza legale; hanno responsabilità penali riguardo alla sicurezza degli edifici, ma devono fare affidamento sugli enti locali per la soluzione dei problemi.

                   A tutto ciò, oggi si aggiunge la messa in atto da parte dell’Amministrazione di  un sistema di  valutazione triennale inaffidabile. Anche la Ministra ne ha riconosciuto la debolezza, tanto da renderlo non funzionale alla retribuzione. Permane però, ancora, l’obiettivo della classificazione dei dirigenti, di per sé priva di significato. Il nuovo sistema  di valutazione   disattende completamente il contratto ed  è totalmente inadeguato.

Altro grande problema è lo stipendio che risulta in continuo decremento a fronte del notevole aumento dei carichi di lavoro e delle accresciute responsabilità. I dirigenti scolastici, in quanto lavoratori, rivendicano il diritto alla stabilità stipendiale; come anche non è più procrastinabile l’equiparazione retributiva con le altre dirigenze. I dirigenti scolastici non hanno una dirigenza meno importante!  Anzi hanno doppio onere: la responsabilità del risultato dell’istruzione e della formazione degli alunni e l’attribuzione di tutti gli adempimenti delle pubbliche amministrazioni. Sono tuttavia sono i peggio retribuiti fra tutti i dirigenti!

La soluzione di tutti questi problemi dovrà passare per un nuovo contratto, ma sono necessarie anche delle modifiche legislative che regolamentino le responsabilità inappropriate, soprattutto riguardo alla sicurezza.

Sino alla soluzione delle questioni aperte, i dirigenti manterranno lo stato di mobilitazione, rifiuteranno  di partecipare alle iniziative di formazione e di compilare il portfolio da utilizzare per la valutazione, non parteciperanno alle conferenze di servizio convocate dall’Ufficio Scolastico Regionale per definire questioni organizzative.

     Inoltre Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal regionali invieranno una diffida al Direttore Generale, affinché non proceda alla valutazione dei dirigenti e dia invece seguito alla valutazione dello stress da lavoro correlato previsto dalla normativa sulla sicurezza.

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