Sono poco meno di 250 i dirigenti scolastici che hanno partecipato ad una indagine promossa dalla associazione Solo Dirigenti finalizzata a descrivere alcuni tratti tipici del lavoro.
Per la verità la stragrande maggioranza dei partecipanti alla ricerca (200 circa) lavora in una regione del sud mentre i dirigenti del nord sono una netta minoranza.
Quasi tutti i dirigenti che hanno risposto al questionario utilizzato per l’indagine (più di 30 domande) ritengono che il lavoro del dirigente sia “molto stressante”.
L’aspetto più pesante è legato al fatto che, come si legge nel report finale della ricerca, “non esiste alcuna forma di disconnessione, svolgere questo lavoro vuol dire essere impegnati sette giorni su sette per tutto l’anno, a qualsiasi ora del giorno e della notte”.
“Le mail, le letture on line, la messaggistica, i tanti contatti – osservano i ricercatori – non si fermano in nessun modo e a nessuna ora, invadono anche la privacy, l’intimità, si incuneano nelle vite familiari e non solo a scuola, nelle ore canoniche”.
E poi c’è l’ampia “varietà” di compiti e obblighi che gravano sui dirigenti. A pesare non è solo il fatto di dover trascorrere a scuola anche dodici ore al giorno ma soprattutto il doversi destreggiare “fra gare di appalto, circolari, scrutini, colloqui con aziende e associazioni, progetti e verifiche, con la responsabilità di migliaia fra alunni e persone, per un corrispettivo economico inadeguato e, soprattutto, con la grande spada di Damocle della sicurezza”.
L’associazione ritiene anche il MIUR dovrebbe effettuare uno screening sistematico che consenta di avere dati attendibili sul tema dello stress lavoro correlato al quale sono sempre più sottoposti i dirigenti scolastici.
Gli esiti dell’indagine fanno dire alla associazione Solo Dirigenti che per affrontare in modo adeguato i problemi contrattuali, professionali e relazionale di dirigenti sarebbe indispensabile promuovere gli Stati Generali della Dirigenza Scolastica.
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