Pronta a partire la soluzione “politica” per risolvere l’annosa questione del concorso per dirigente scolastico bandito nel 2017.
Dopo l’approvazione dell’emendamento al decreto c.d. milleproroghe, in cui è stata prevista una “via di fuga” per rimettere in carreggiata quanti, tra i candidati al concorso, si ritenevano ingiustamente esclusi ed avevano quindi avviato un contenzioso con il Ministero, lo scorso mese di giugno è stato divulgato da viale Trastevere il decreto n.107 datato 8 giugno.
Data applicazione alla legge n. 14 del 24 febbraio 2023
Sulla base delle previsioni di cui all’art. 5, commi da 11-quinquies a 11-novies del decreto legge 29 dicembre 2022, n. 198 convertito con modificazioni con la legge 24 febbraio 2023, n. 14, sono state indicate in dettaglio le modalità di svolgimento del corso intensivo di formazione, con le relative prove selettive previste, e specificata la platea degli interessati alla procedura.
Chi potrà partecipare
Il decreto 108/2023 prevede, in particolare, quanto ai soggetti legittimati a partecipare alle prove di accesso al corso intensivo di formazione, che saranno ammessi i partecipanti al concorso di cui al DDG 23 novembre 2017, n. 1259, purché abbiano sostenuto almeno la prova scritta di detta procedura concorsuale e, alla data del 28 febbraio 2023:
– abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova scritta;
– abbiano superato la prova scritta e la prova orale cui siano stati ammessi in forza di un provvedimento giurisdizionale cautelare, anche se successivamente caducato;
– abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova orale.
Onde fugare ogni possibile dubbio interpretativo, il decreto specifica che, quanto al contenzioso pendente, devono intendersi esclusivamente i ricorsi tempestivamente promossi innanzi al TAR, al Consiglio di Stato ovvero al Presidente della Repubblica, nei prescritti termini di legge dall’effettiva conoscibilità del primo atto immediatamente e direttamente efficace nei confronti del singolo interessato.
Quali ricorsi pendenti sono utili per accedere al corso di formazione
In particolare, sono considerati validi per l’accesso alla procedura, solo i ricorsi proposti per:
– l’annullamento degli atti amministrativi di approvazione dell’elenco degli ammessi alla prova orale, ove non contempli il nominativo dei singoli ricorrenti, in quanto respinti alla prova scritta;
– l’annullamento degli atti amministrativi di depennamento dalla Graduatoria di merito finale, all’esito di superamento di tutte le prove concorsuali, per le ipotesi di sopravvenuto negativo scioglimento della riserva giudiziale;
– l’annullamento degli atti amministrativi di esclusione dalla Graduatoria di merito finale, in conseguenza di mancato superamento della prova orale;
– la revocazione della sentenza del Consiglio di Stato sfavorevole al candidato, avente ad oggetto il mancato superamento di una delle prove concorsuali prescritte.
Nessuna novità, almeno per il momento
La pubblicazione in data odierna del decreto 107 sul sito del Ministero tuttavia, non aggiunge nulla di nuovo rispetto a quanto non si sapesse già, dopo la divulgazione dello stesso decreto datato 8 giugno.
Se da un punto di vista giornalistico si tratta quindi di una “non notizia”, la ripubblicazione del decreto potrebbe tuttavia rappresentare un segnale “di fumo” circa l’imminente avvio della procedura.
A breve potrebbe essere pubblicato l’Avviso per la presentazione delle domande
Potrebbe infatti ragionevolmente ritenersi che il Ministero stia preannunciando, sebbene in maniera alquanto sibillina, la pubblicazione a breve del bando.
Secondo il decreto 107 infatti, gli aspiranti potranno presentare domanda, attraverso la piattaforma appositamente dedicata, entro trenta giorni dalla pubblicazione sul portale INPA e sul sito del Ministero dell’avviso della Direzione generale per il personale scolastico di avvio della procedura.
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