Trasparenza e tempestività: sono i capisaldi del decreto legislativo 150 del 2009. Sinora però le cose sono andate diversamente. Anche se dalla cosiddetta Legge Brunetta sono scaturiti altri provvedimenti normativi che andavano nella stessa direzioni, come la Legge del 18 giugno 2009 n. 69 (Trasparenza sulle retribuzioni dei dirigenti e sui tassi di assenza e di maggiore presenza del personale) e le circolari del Dipartimento della Funzione Pubblica nn. 3 e 5, sempre del 2009, a distanza di oltre un anno almeno una parte di quelle disposizioni non hanno avuto alcun effetto. Una in particolare: la pubblicazione sui siti internet degli istituti delle amministrazioni pubbliche, quindi anche delle scuole, delle retribuzioni annuali, nonché dei curriculum vitae, degli indirizzi di posta elettronica, dei numeri telefonici ad uso professionale, appartenenti ai dirigenti e dei segretari comunali e provinciali; la trasparenza avrebbe dovuto prevedere anche la messa a disposizione di tutti i cittadini dei tassi di assenza e di maggiore presenza del personale, distinti per uffici di livello dirigenziale.
Secondo una stima realizzata nei giorni scorsi da un quotidiano sembrerebbe che appena il 2% delle amministrazioni abbiano provveduto a pubblicare le informazioni relative ai propri dirigenti e quelle sulle assenze/presenze del personale in servizio. Rendendo vane le “pressioni” del Miur, che su questo punto aveva negli ultimi mesi inviato alle dirigenze scolastiche diversi solleciti. L’ultima, in ordine di tempo, è stato realizzato alcuni giorni fa, a metà ottobre, dalla Direzione generale per il personale scolastico: nell’ambito dell’Operazione “Trasparenza”, attraverso la Nota prot. n.8360 ai presidi è stata infatti fornita una vera e propria ‘Guida Pubblicazione Curriculum vitae – S.I.D.I.’: “onde facilitare le operazioni di compilazione per la pubblicazione dei curricula da parte dei dirigenti scolastici – scrive il dirigente ministeriale autore della comunicazione – si trasmette il manuale utente, disponibile anche sul portale S.I.D.I., nel quale vengono fornite tutte le indicazioni necessarie al Dirigente Scolastico”. Nella Nota si sottolinea, come del resto prevedeva anche la Legge Brunetta, che la mancata comunicazione, o aggiornamento dei dati è rilevante ai fini della misurazione e valutazione della performance individuale dei dirigenti scolastici. Basterà per convincere quel 98% di ds sinora poco sensibili alle nuove disposizioni?