Tre emendamenti al decreto milleproroghe all’esame della Camera in questi giorni potrebbero mettere una pietra tombale sulle procedure concorsuali per il reclutamento di 146 dirigenti tecnici: lo sottolinea Mario Maviglia in un suo accurato intervento pubblicato poche ore fa sulla testata edscuola.it
Maviglia, già dirigente tecnico e provveditore di Brescia, segnala che gli emendamenti, praticamente identici, sono assolutamente trasversali, perché sono firmati da PD, Forza Italia e Gruppo Misto e potrebbero avere buone possibilità di essere approvati.
Per capire il senso della proposta bisogna innanzitutto ricordare che il cosiddetto “decreto scuola” prevede l’assunzione di 146 dirigenti tecnici mediante due differenti procedure concorsuali: una per immettere in ruolo 59 dirigenti a partire dal 2021 e una seconda per assumerne altri 87 con decorrenza 1° gennaio 2023.
Ma , spiega Maviglia, secondo gli emendamenti presentati alla Camera, “i dirigenti scolastici che attualmente ricoprono un incarico dirigenziale ex art. 19 comma 5bis del D.Lvo 165/2001 (in qualità di dirigente amministravo o tecnico presso il MIUR o gli USR) potrebbero transitare definitivamente nei ruoli dei dirigenti tecnici”.
“Stessa sorte – aggiunge – toccherebbe ad altro personale che ricopre un incarico dirigenziale ex art. 19 comma 6 del medesimo D.Lvo 165/2001 (docenti, dirigenti, esperti esterni all’Amministrazione) e che presenta un servizio continuativo superiore a 36 mesi”.
La logica che sostiene la proposta appare molto simile a quella dei concorsi straordinari: hanno diritto a diventare dirigenti tecnici tutti coloro che, in qualche modo, stanno svolgendo un incarico con pari caratteristiche anche senza superare una specifica procedura concorsuale.
Ovviamente tali assunzioni non potrebbero in alcun modo essere in numero superiore ai posti fissati dalla legge, 146 appunto, ma di fatto diminuirebbero di gran lunga il numero dei posti disponibili.
Non ci sono dati precisi, ma è molto probabile che, a conti fatti, i posti attribuibili mediante concorso ordinario si ridurrebbero a poche decine.
Per il momento – è bene ribadirlo – si tratta solo di una proposta di modifica al decreto milleproroghe e quindi bisognerà attendere che il provvedimento venga approvato definitivamente per poter tirare le conclusioni.
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