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Dirigenti toscani a Bruxelles per combattere dispersione e disoccupazione

Una ventina di dirigenti scolastici degli istituti secondari superiori della Provincia di Livorno parteciperanno nei prossimi giorni ad un seminario di approfondimento a Bruxelles, sui temi delle politiche comunitarie e della strategia di Lisbona. Un corso intensivo, previsto dal progetto “Costa della Conoscenza”, a cui hanno aderito i presidi toscani per favorire la frequenza scolastica e una maggiore occupazione nella zona. Un investimento che vuole anche rappresentare il primo passo verso l’opposizione al galoppante aumento degli abbandoni della scuola superiore della zona, giunto ormai ad un preoccupante 22%, e al tasso di occupazione inferiore alla media regionale (circa il 58%). Dati importanti che hanno spinto la società Provincia di Livorno Sviluppo, capofila del progetto, a concentrare gli interventi nel settore della formazione permanente per insegnati e dirigenti scolastici.
“Una scelta in linea con l’Europa e la strategia di Lisbona che avrà importanti ricadute anche sul profilo qualitativo dei nostri studenti – ha detto Monica Giuntini, vicepresidente della provincia Toscana. Il progetto ha ricevuto finanziamenti regionali, nazionali e comunitari nell’ambito del programma comunitario Equal e vuole rappresentare la prima tappa di una serie di iniziative per la formazione professionale e l’integrazione delle politiche per l’istruzione. Nell’iniziativa però non c’è solo Livorno, ma ben 34 partners, tra amministrazioni locali, associazioni di categoria e sindacati incluse le Province di Pisa, Massa Carrara, Lucca e Grosseto.
“Il nostro punto di forza – ha spiegato Paolo Nanni, ex assessore alle politiche comunitarie della provincia e oggi presidente di Livorno e Sviluppo – che poi è quello della “Costa della Conoscenza”è di adeguarsi alle diverse realtà territoriali e di costruire nuovi modelli di formazione in base a specifiche necessità di intervento”,
In sostanza, ciascuna delle province toscane partner del progetto ha selezionato il settore nel quale intervenire individuando in quest’ambito uno specifico “fattore di crisi” su cui lavorare in modo integrato. La conoscenza quale componente essenziale per accrescere la competitività è infatti la parola chiave del progetto che, considerando tutte le 5 province, arriva a coinvolgere circa il 42% della popolazione toscana. Il progetto, giunto alla sua seconda fase, terminerà alla fine del 2007 e in tutto è costato quasi 1,8 milioni di euro: “risorse importanti che finora hanno permesso il conseguimento di risultati apprezzabili in termini occupazionali – conclude Nanni -ma che in futuro, stando agli orientamenti sul prossimo bilancio comunitario, potrebbero venir meno.
Alessandro Giuliani

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