“Accogliamo con gioia le belle parole del ministro, ma non possiamo tacere su alcune questioni che continuano a relegare la scuola italiana a cenerentola del paese. Cosa intende Valditara quando afferma di voler ‘valorizzare lo studente’? Lo conosce il dramma degli istituti in reggenza? Quale importanza hanno i presidi nei suoi annunci?” Così DirigentiScuola, sindacato italiano dei presidi, risponde al ministro dell’Istruzione e del Merito che questa mattina ha annunciato le novità dell’anno scolastico in corso.
“Ci chiediamo – sottolinea l’Associazione – con una certa urgenza e con allarme, come intende risolvere la questione dei circa duemila istituti italiani che hanno a disposizione mezzo dirigente. Come sindacato di categoria rappresentativo esclusivamente della dirigenza scolastica, non possiamo accettare una situazione che, oltre a danneggiare gravemente il sistema, sottrae numerosi posti di lavoro. La posizione è stata fermamente rappresentata al ministro”.
“Per non parlare- continua il sindacato – della piaga del precariato. Perché si annuncia, con tanta enfasi, che le cattedre sono coperte, ma da precari? Dove sono i titolari? Cosa si sta facendo in concreto sui concorsi e sulle graduatorie? Tralasciamo ovviamente la drammatica situazione dell’edilizia scolastica”.
“Invito ancora una volta il Ministro – chiude il presidente Attilio Fratta – a non deludere le aspettative riposte in lui assicurando un dirigente ad ogni scuola. L’istruzione è il pilastro di questo Paese, lo stiamo pian piano demolendo e non si vede all’orizzonte una inversione di tendenza”.
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