Come ogni anno, il 10 dicembre si celebra la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Uomo, in ricordo di quel 10 dicembre 1948 in cui fu approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Quest’anno il segretario generale Kofi Annan ha voluto puntare il suo messaggio sull’educazione alla nozione di "diritto": diritto alla salute, all’istruzione, all’alimentazione, a non essere torturato o detenuto ingiustamente. Insomma, tutti quei diritti inalienabili di cui ogni essere umano deve godere per essere al riparo dal bisogno e dalla paura.
Nel corso dell’Assemblea Generale sarà discusso un progetto denominato "Programma mondiale per l’educazione ai diritti dell’uomo" che prevede, per il primo triennio 2005-2007, di dare largo spazio nei vari curricoli scolastici della scuola primaria e secondaria, alle questioni inerenti i diritti dell’uomo.
L’educazione a tali princìpi – sostiene il segretario generale delle Nazioni Unite – non può essere l’oggetto di una sola lezione e neanche di un’intera giornata, ma un processo per fornire a ciascuno gli strumenti per vivere la propria vita con dignità. Occorre fare il necessario – conclude Kofi Annan – affinché le generazioni future acquisiscano una vera cultura dei diritti dell’uomo per promuovere la libertà, la sicurezza e la pace in tutti i Paesi del mondo.