Mentre infuriano le polemiche e le proteste sulla sicurezza dei percorsi di alternanza-scuola lavoro, la maggioranza di Governo sta già pensando a qualche contromisura.
E così nei prossimi prenderà avvio alla Camera l’esame di un disegno di legge presentato a fine novembre da tre deputati di Fratelli d’Italia per l’introduzione dell’insegnamento del diritto del lavoro e della sicurezza nei luoghi di lavoro nelle scuole secondarie di secondo grado.
La legge detta disposizioni finalizzate ad assicurare agli studenti la conoscenza specifica dei princìpi fondamentali della Costituzione in materia di lavoro e di promuovere il riconoscimento sostanziale dei diritti dei lavoratori, favorendo lo sviluppo della personalità umana e una vita dignitosa nell’ambito delle relazioni familiari e sociali.
L’articolo 2 del progetto di legge prevede che nelle scuole secondarie di secondo grado venga introdotto l’insegnamento del diritto del lavoro e della sicurezza nei luoghi di lavoro, al fine di far acquisire le conoscenze dei diritti costituzionali e delle principali normative che regolano il lavoro, anche con particolare riferimento al diritto del lavoratore ad avere un lavoro sicuro sotto i profili della salute, dell’igiene e del benessere nell’ambiente di lavoro, nella prospettiva della prevenzione e della gestione integrata dei rischi professionali.
Le scuole dovranno introdurre nel curricolo di istituto l’insegnamento di questa disciplina e potranno individuare, per ciascun anno di corso, il relativo orario, che non potrà però essere inferiore a 33 ore annuali.
L’insegnamento sarà affidato ai docenti abilitati all’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche.
Il Ministro dell’Istruzione e del Marito, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, dovrà definire le linee guida dell’insegnamento.
Con apposito decreto, entro 2 mesi dalla approvazione della legge il Ministro dell’istruzione e del merito dovrà definire anche i criteri per lo svolgimento delle attività di formazione e di aggiornamento dei docenti cui è affidato l’insegnamento del diritto del lavoro e le competenze minime dei medesimi docenti, nonché le modalità di riconoscimento delle competenze stesse.
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