Disabilità

Disabile in classe, maestra di sostegno a teatro. Interviene la dirigente scolastica

La vicenda dell’alunna disabile lasciata “sola” in classe con le maestre teatro ha destato scalpore.

La bimba di 6 anni, affetta da un handicap motorio, una volta arrivata in classe, in un istituto scolastico di Grammichele, in provincia di Catania, avrebbe appreso che non ci sarebbe stato nessuno a guidarla durante la giornata di lezione.

Arrivano, tramite, una nota, le parole della dirigente scolastica, che vuol precisare quanto accaduto: “La programmazione scolastica prevedeva che il giorno 2 maggio, dalle ore 9 l’intera sezione (un tempo: classe), cui appartiene la ͞bimba disabile͟ in parola, partecipasse come altre classi ad una speciale attività didattica consistente in una rappresentazione teatrale;

“Avevo impartito disposizione affinchè tutti gli insegnanti, compresi quelli di sostegno, attendessero i rispettivi e propri alunni presso la sede del teatro, essendo stati tutti i genitori tempestivamente informati sia verbalmente che attraverso una locandina affissa e ben visibile sulla solita parete delle comunicazioni scritte”, aggiunge.

“I genitori della bambina erano, dunque, ben consapevoli delle modalità didattiche con le quali si sarebbe svolta quella giornata scolastica, ispirata a evidente finalità di piena integrazione tra bambini anche con caratteristiche diverse, piuttosto che a frustrante isolamento differenziale in una aula spopolata di coetanei, quale sarebbe in quella giornata”, afferma ancora la dirigente scolastica.

“Nel sottolineare che le scelte educative e didattiche attengono alla sfera decisionale e di responsabilità del personale scolastico, nella fattispecie del tutto all’altezza dei compiti assegnati, e non ai meri ͞desideri͟ cangianti e mutevoli dei genitori, si ricava che la notizia sia, nella realtà dei fatti, destituita di ogni fondamento”, conclude.

Andrea Carlino

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