L’Istat non ha scattato solo “fotografie” sull’aumento di alunni disabili e sul loro basso coinvolgimento nelle gite scolastiche con pernotti: nel report di fine 2014, ha anche toccato altri punti dolenti, sempre a sfavore dei giovani con limiti di apprendimento.
Come quello sull’ancora troppo alta quota di plessi scolastici con barriere architettoniche, sottolineando che è il Mezzogiorno a detenere la ripartizione geografica con la percentuale più bassa di scuole con scale a norma (62,4% di scuole primarie e 72,6% di scuole secondarie) e servizi igienici a norma (58% di scuole primarie e il 64% di scuole secondarie di primo grado).
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Per l’Istituto nazionale di Statistica, inoltre, la tecnologia, che costituisce un valido aiuto per l’inclusione scolastica, è ancora poco utilizzata: più di un quarto delle scuole primarie e secondarie di primo grado non ha ancora postazioni informatiche destinate alle persone con disabilità, anche in questo caso con percentuali più elevate al Sud e nella Isole: il 42,8% delle scuole primarie e il 36,3% delle scuole secondarie.
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