Ancora un episodio di scuola negata ad un alunno disabile. Stavolta riguarda una ragazza autistica del mantovano, rimasta esclusa da scuola ”per mancanza di spazi adeguati”. Almeno questa è la giustificazione posta dal dirigente scolastico di un istituto superiore di Poggio Rusco.
Ora sul caso dovrà esprimersi il 30 settembre il Tar di Brescia a cui la famiglia della studentessa si è rivolta, perchè sostiene, diversamente dal ds, che la mancata iscrizione della ragazza sia avvenuta “per una grave discriminazione”.
L’Istituto alberghiero Greggiati di Poggio Rusco – ha scritto il 27 agosto la Gazzetta di Mantova – ha respinto l’iscrizione della studentessa 17enne, tra l’altro residente a Poggio Rusco, a cento metri dalla scuola, ”per mancanza di spazi adeguati – ha spiegato il preside Giordano Pachera – e perché non possiamo garantire la sicurezza necessaria. Abbiamo due classi senza aula e quella degli insegnanti è stata adibita a magazzino”. E aggiunge: ”Ho detto di no perché sono preoccupato delle condizioni della ragazza. Ce la siamo trovata iscritta nonostante gli accordi presi con i suoi insegnanti di sostegno e la sua famiglia. E poi la ragazza non ha mai conseguito il diploma di terza media”.
Per la famiglia, invece, si tratta di ”discriminazione” e di una ”profonda ingiustizia”. Come si legge nel ricorso presentato al Tar, ”non si capisce perché una scuola che su circa 600 allievi ne ha accolti 62 con handicap provenienti da altre località, abbia rifiutato proprio una poggese”.
Sempre secondo mamma e papà la ragazza, inabile al cento per cento e che cammina con l’aiuto di un accompagnatore, non avrebbe problemi di inserimento e, ”nel caso di problemi, saremmo pronti ad intervenire noi visto che la scuola è vicino a casa”.
Ora la decisione spetta al giudice amministrativo.