Crescono preoccupazioni e lamentele in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico. Anche da parte delle famiglie degli alunni disabili.
Perché, sostiene la Fish, federazione di associazioni dei disabili, per gli alunni disabili, spesso l’effettiva e piena partecipazione alle attività scolastiche non inizia a settembre: la nomina degli insegnanti di sostegno avviene mesi dopo, l’assistenza educativa non viene attivata da subito, il trasporto non sempre è garantito dal primo giorno.
“Fish ha chiesto un incontro al ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, che lo ha rapidamente concesso. La scuola deve iniziare a settembre per tutti”: così Vincenzo Falabella, presidente della Federazione, anticipa i contenuti dell’incontro al Miur in cui sono stati richiesti impegni e rassicurazioni.
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“Il ministro ci ha innanzitutto informato dell’imminente emanazione di una specifica circolare a tutti i dirigenti scolastici che mira a contenere il rischio di ritardi nelle nomine e all’attivazione dell’assistenza alla comunicazione e all’autonomia, proprio per garantire la piena e immediata inclusione degli alunni con disabilità. La circolare preciserà anche le indicazioni del recente decreto legislativo 66/2017 sull’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, che entrano in vigore dall’anno 2019”.
Delle rassicurazioni, continua Falabella, sono arrivate anche sul fronte del trasporto scolastico: “su questi servizi sarà cura del Ministero richiamare i più recenti specifici stanziamenti mirati proprio alla loro garanzia. Sono state formulate anche garanzie circa il rispetto del numero di studenti (massimo 22) nelle classi in cui sia presente un alunno con disabilità grave, contenendo così il fenomeno delle cosiddette classi pollaio”.
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