C’è crescente preoccupazione per l’assistenza e il trasporto degli alunni disabili, in vista del prossimo anno scolastico. Con l’approvazione della Legge n.56/2014, attraverso cui si è provveduto alla progressiva soppressione delle Province, si è creato un vuoto legislativo che coinvolge anche i allievi disabili. Perché se il decreto legislativo n. 112/1998, che attribuiva alle Province il compito di garantire assistenti educativi e della comunicazione agli alunni disabili sensoriali (con deficit visivo e uditivo), previa certificazione delle commissioni mediche delle Asl, a tutt’oggi non vi sono indicazioni normative che coprono questo servizio. E lo stesso vale per il trasporto scolastico delle persone con disabilità.
“Il Governo intervenga e vigili sulle Regioni che non hanno ancora emanato una legge regionale di riordino delle funzioni alla luce della riforma Delrio. Senza questo atto normativo, qualsiasi azione rischia solo di rispondere a una situazione di emergenza ma non risolve il problema alla radice”, ha detto Antonio De Poli, vicesegretario vicario Udc, parlando proprio dei disabili sensoriali che dal prossimo anno scolastico, “rischiano seriamente di non avere i servizi necessari di assistenza previste dalla legge”.
“Una volta sparite le Province, rischiano di sparire anche i servizi – afferma De Poli – Partiamo dal fatto che non tutte le Regioni hanno adempiuto all’attuazione della legge Delrio sul riordino delle Province: e questo potrebbe già creare delle difficoltà concrete. Noi chiediamo che il Governo si faccia garante dei diritti dei disabili e intervenga prima che sia troppo tardi”. “Il caos normativo è dietro l’angolo”, avverte De Poli.
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Dall’esponente Udc giunge quindi l’appello ai vertici del Governo: “prima che inizi l’anno scolastico, chiediamo al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al sottosegretario Bressa che sappiamo essersi occupato della questione con grande attenzione di trovare una soluzione a tutela delle persone con disabilità che non possono essere considerati studenti di serie B”.
Ricordiamo che il supporto che offrono gli assistenti alla comunicazione, specializzati per i disabili sensoriali, è fondamentale: nei casi gravi, infatti, riescono a completare le ore di didattica non coperte dall’insegnante di sostegno.
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