Il 3 dicembre, nella giornata internazionale delle persone con disabilità, il Miur ha diffuso un video con protagonista Ricky, un giovane che si è diplomato la scorsa estate a Roma: non ha potuto frequentare la scuola, ma, grazie a un innovativo progetto di istruzione domiciliare, di 3 ore a settimana, dal titolo ‘A casa come a scuola’, ha potuto seguire le lezioni insieme ai suoi compagni.
Un’esperienza che ha arricchito anche i compagni di classe
Tutto è partito dall’insegnante di Lettere di Ricky. Il progetto è stato poi sostenuto dagli altri docenti, dai compagni di classe di Riccardo, che hanno accettato di fargli lezione a casa per tre ore alla settimana.
Si è trattato di “un’esperienza di scuola inclusiva che ha aiutato e arricchito non solo Ricky, ma anche le sue amiche e i suoi amici. Ognuno di loro ha infatti potuto guardare al di là delle differenze, della disabilità, degli ostacoli e comprendere cosa vuol dire crescere nel rispetto di ciò che rende unico ciascun essere umano”, ha fatto sapere il Miur.
La ministra: in Italia legislazione avanzata
“Abbiamo scelto di raccontare questa storia in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità per arricchire di un nuovo tassello la nostra campagna #Rispettaledifferenze mostrando con chiarezza quanto rispettare l’altro, rintracciare la ricchezza nelle reciproche differenze – sottolinea la Ministra Valeria Fedeli – sia davvero un fattore di crescita per ciascuna e ciascuno”.
“Ascoltare le testimonianze di Ricky, delle sue amiche e dei suoi amici ci consente poi di porre ancora una volta l’accento sul tema dell’inclusione scolastica. L’Italia ha in questo settore una legislazione avanzata che è un fiore all’occhiello”, ha concluso la ministra.