Trentuno adolescenti tra i 14 e i 18 anni sono stati presi in carico sul territorio di Milano per un totale di 212 colloqui condotti da psicologi e psicologhe nell’ambito del progetto “Non dimentichiamoci degli adolescenti” della Fondazione Soleterre, finanziato dal fondo T.Rowe Price 2022, per offrire supporto psicologico alla popolazione adolescenziale, particolarmente esposta alle conseguenze socio-educative determinate dalla pandemia e dallo scoppio della guerra in Ucraina, sui loro vissuti relazionali, scolastici e di crescita.
Covid e guerra in Ucraina sono stati a tutti gli effetti degli eventi traumatici con conseguenze sulla vita quotidiana, con forte influenza sulla costruzione della propria identità per circa un terzo del campione di ragazzi e nella maggior parte dei percorsi sono emerse tra gli adolescenti forti difficoltà relazionali con i propri coetanei e all’interno del nucleo familiare. Spesso sono stati riportati episodi di attacchi di ansia e di panico soprattutto legati al rientro a scuola dopo il lockdown. Il progetto ha anche rilevato che molti pazienti hanno mostrato una riduzione della motivazione a frequentare le lezioni scolastiche, così come del desiderio di svolgere altre attività.
Damiano Rizzi, psicologo e presidente della Fondazione Soleterre, dice: “come mostrano i risultati in letteratura, sia il Covid sia la guerra in Ucraina hanno avuto un impatto sulla salute mentale dei giovani ed è particolarmente associato a depressione e ansia nelle coorti di adolescenti. Per alcuni di loro, circa un terzo, si tratta di veri e propri eventi traumatici in cui l’esposizione a morte indiretta deve essere affrontata con supporto psicologico. Anche il nostro campione opportunistico di 31 adolescenti ha mostrato che è necessario adottare forme di intervento pubblico per la presa in carico degli adolescenti con disagio psicologico e veri e propri traumi”.
Gli specialisti che hanno seguito gli adolescenti sono stati tutti concordi sul fatto che gli otto incontri individuali previsti dal progetto con i giovani pazienti siano stati uno strumento utile, sia per far intravedere loro che esiste un’alternativa al loro malessere sia perché a dato loro la possibilità di fatto di poter condividere le proprie difficoltà con un professionista.
Fondazione Soleterre in collaborazione con l’Unità di Ricerca sul Trauma dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha anche portato avanti una ricerca per indagare l’impatto traumatico della pandemia sugli adolescenti, in particolare sulle loro capacità di regolazione emotiva. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista internazionale “Journal of Child & Adolescent Trauma” e mostrano la necessità di non sottovalutare l’impatto psicologico del Covid-19, soprattutto sulla popolazione più giovane, affrontandolo come un problema urgente e tempestivo. Dalla ricerca è emerso che il 29,1% dei soggetti ha riportato un alto livello di sintomi intrusivi e sintomi di ipereccitazione sono stati segnalati dal 35,5% dei partecipanti.
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