La vicenda della mancanza di presidi in quasi 500 scuole statali della Lombardia è finita nel modo peggiore e la ministra Carrozza non ha presentato il testo del provvedimento urgente a favore delle scuole senza preside: così Disal secondo cui ora tutto passa in mano “all’Amministrazione Scolastica Lombarda che deve assegnare tutte quelle scuole in reggenza ai dirigenti scolastici in servizio. Quasi 500 di loro dovranno dirigere due scuole, molte delle quali sparse in numerosi plessi e comuni e saranno costretti a fare i commessi viaggiatori invece che i presidi”.
Un danno abbondantemente prevedibile mentre, continua Disal, c’è il silenzio generale di politici e sindacati; addirittura la contrapposizione tra gli stessi politici, ben diversamente dalla capacità dimostrata dai politici siciliani, comunque la si voglia vedere, nell’affrontare quattro anni fa un problema simile.
Domani, continua il comunicato, i presidi di DiSAL, che stavano valutando con i colleghi interessati l’obiezione di coscienza alle reggenze, decideranno il da farsi: per anni tutti loro hanno profuso energie e lavoro doppio per far funzionare le scuole loro affidate.
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