La scuola darà sempre maggiore spazio ai contenuti scientifico-tecnologici, da verificare in laboratorio, che vanno quindi sempre più potenziati. E per insegnare le discipline Stem servono docenti preparati e aggiornati. È uno dei messaggi dell’intervento tenuto il 13 maggio a Torino dal ministro all’Istruzione Marco Bussetti, nel corso degli Stati Generali sull’Education di Confindustria.
Il titolare del Miur ha ricordato che in questo ambito sono stati stanziati “oltre ai 35 milioni nel Piano Nazionale Scuola Digitale a dicembre 2018: sono felice di annunciarvi di aver stanziato recentemente oltre 100 milioni di euro da investire per la creazione di nuovi laboratori per le discipline Stem all’avanguardia della tecnologia, ambienti didattici innovativi e nuove biblioteche”.
Bussetti ha anche detto che “poiché senza buoni maestri non esiste innovazione”, al Miur “abbiamo istituito le équipe formative territoriali, una task force da 120 docenti che si occuperanno di coadiuvare le scuole nell’innovazione tecnologica e didattica con particolare riguardo alle nuove tecnologie”.
Il titolare del Miur ha concluso il suo intervento su questa materia, ricordando che “proprio sulla formazione dei docenti abbiamo investito 20 milioni per le metodologie didattiche”.
I finanziamenti sono arrivati negli ultimi mesi, con l’approvazione della Legge di Bilancio di fine 2018.
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