In occasione del discorso del Presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha presentato la relazione programmatica in vista della fiducia al Senato e alla Camera, sono stati ampiamente affrontati dal Premier anche i temi legati alla scuola, dalla necessità del recupero degli apprendimenti alla sicurezza.
Durante il dibattimento in aula hanno replicato alla relazione del Premier anche la deputata del Pd Flavia Piccoli Nardelli e il senatore Davide Faraone di Italia Viva:
“Sappiamo che la didattica a distanza – riferisce Nardelli – nonostante il grande lavoro degli insegnanti, ha aumentato le disuguaglianze e che si sono accumulati ritardi di apprendimento che vanno misurati con dati oggettivi come quelli che l’Invalsi ci fornisce. Lo faremo con l’attenzione che il tema merita. Per la scuola invece da tempo facciamo nostre le urgenze evidenziate dalle indagini europee diventate ineludibili dopo un anno di pandemia come quella che stiamo vivendo. Occorre continuare ad impegnarci per ridurre la dispersione scolastica, per riportare a scuola in presenza gli alunni, tutti gli alunni, senza rinunciare ai grandi vantaggi che la didattica a distanza assicura. E dobbiamo soprattutto garantire a tutto il paese le connessioni necessarie che oggi rappresentano davvero un nuovo diritto di cittadinanza, da assicurare a tutti, dal nord al sud del paese. Sappiamo però che dobbiamo aumentare l’attrattività e il prestigio della professione d’insegnante, lavorare sulla selezione e sul reclutamento, potenziare le competenze digitali promuovendo l’eccellenza dell’insegnamento a tutti i livelli e sostenendo una nuova organizzazione dei programmi e dell’apprendimento, valutando la qualità degli insegnanti stessi non solo in base all’anzianità di servizio ma anche per il merito che si conquistano ogni giorno a scuola”.
“Per questo è necessario aumentare gli investimenti sull’istruzione – prosegue Nardelli – passando dall’attuale 3,8 del pil al 5% e raggiungendo così la media europea e garantire i livelli essenziali delle prestazioni pro capite per istruzione e formazione considerando il fabbisogno per ogni bambino in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, assicurandone la gratuità per gli indigenti. Utilizzare il Next Generation You per rafforzare il sistema d’istruzione e per il contrasto alla povertà materiale ed educativa ci consentirà di incidere sulla disomogeneità territoriale. Ne abbiamo bisogno per aumentare i nidi, per assicurare il tempo pieno a scuola, incrementando l’occupazione femminile e dando un concreto supporto a una piena libertà di scelta da parte delle donne. Siamo consapevoli che la pandemia ha creato ferite profonde nelle nostre comunità anche sul piano culturale ed educativo. I cambiamenti epocali accelerati dal Covid, la globalizzazione, la trasformazione digitale, la transizione ecologica hanno cambiato il mercato del lavoro e richiedono continui adeguamenti nella formazione di tutti gli ordini di scuola”.
“Importante tornare il prima possibile in classe – spiega il sen. Faraone – perchè è l’unico modo per eliminare una stortura di una didattica digitale che aumenta le disuguaglianze però dobbiamo ringraziare gli insegnanti e i ragazzi che hanno svolto in questi mesi un compito gravosissimo e lo hanno fatto in condizioni proibitive”.
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