Ieri, 15 dicembre, la premier Giorgia Meloni ha tenuto un lungo discorso in occasione della chiusura di Atreju, la festa di Fratelli d’Italia che si è svolta, la scorsa settimana, al Circo Massimo di Roma. Come riporta Il Corriere della Sera, la presidente del Consiglio ha fatto un piccolo riferimento alla scuola.
“L’anno che verrà sarà quello delle riforme”
Dopo quasi un’ora di intervento della leader di FdI mentre la premier elencava i risultati del suo governo, dalla platea uno dei presenti ha urlato “scuola“. Ecco la risposta di Meloni: “Sulla scuola stiamo facendo un lavorone, ringraziamo il ministro Valditara”.
“L’anno che verrà sarà quello delle riforme. Andremo avanti sul premierato, la riforma madre di tutte le riforme. Andremo avanti sull’autonomia, sulla riforma fiscale e sulla riforma della giustizia”, ecco come ha continuato la presidente del Consiglio. “In molti hanno scommesso sul nostro fallimento e direi che hanno puntato contro il cavallo sbagliato”, ha concluso.
Valditara ad Atreju: “Hanno bruciato per la prima volta il mio manichino contro il 4+2. Mi confronto all’estero e si mettono a ridere”
Qualche giorno fa a partecipare ad Atreju è stato proprio Valditara. Quest’ultimo ha esordito citando le ultime espressioni di dissenso nei suoi confronti: “Ogni democratico dovrebbe esprimere solidarietà con chi subisce episodi di violenza. Non sempre nel panorama politico e sindacale avviene, come quando ci sono immagini di ministri bruciati. Mi preoccupa la mentalità che c’è dietro. Nella democrazia si combattono le idee. Ma in una democrazia non si mira mai a distruggere l’avversario politico, se si considera come un nemico da battere è un atteggiamento totalitario”.
“Quando hanno bruciato per la prima volta il mio manichino era per protestare contro la riforma del 4+2. Quando vado all’estero a confrontarmi con altri ministri e dico che in Italia si ritiene che la scuola debba essere lontana dalle imprese si mettono a ridere. Mi imputavano di voler aziendalizzare la scuola, una balla colossale”, ha aggiunto.
Poi, il riferimento al liceo di Roma in cui negli scorsi giorni si è tenuta un’occupazione: “Distruggere l’avversario è pericoloso. Abbiamo vissuto per decenni pensando che la responsabilità sia della società: no, è colpa di chi sbaglia, chi rompe paga. In un liceo di Roma hanno fatto un barbecue con i banchi della scuola. Merito? Non è una parolaccia, non è raggiungere obiettivi, ma dare il meglio che ognuno può fare con l’impegno”.