Discriminazione per gli immessi in ruolo fase 0 e A

Cari politici e complici cari sindacati della Scuola

La presente per sottoporVi l’enorme discriminazione che la L. 107 ha creato a tutti i docenti immessi in fase zero. Mi spiego meglio e con maggior dovizia di particolari: con l’aggiornamento delle GaE nel maggio 2014 (quando ancora nulla si sapeva di Renzi, della sua futura L.107 e delle immissioni di massa che lui avrebbe poi fatto) molti docenti, soprattutto del sud Italia, sono stati COSTRETTI a dover fare domanda fuori dalla loro provincia, nella maggior parte dei casi nel profondo nord, perché nelle loro province a causa dei tagli e delle restrizioni che erano attualmente in atto nessuno di loro aveva più possibilità, non dico di entrare di ruolo, ma addirittura di poter LAVORARE.

È palese e lapalissiano che TUTTI coloro che hanno fatto la suddetta domanda speravano di entrare in ruolo al più presto possibile, nello specifico nel Settembre 2014 (quindi nell’anno scolastico 14/15). Alcuni ce l’hanno fatta, altri, purtroppo, di certo non per colpa loro ma solo ed esclusivamente per pura sfortuna, non ci sono riusciti, rimanendo così nella speranza di entrare negli anni successivi. Solo poco dopo tale aggiornamento, quando ormai esso era già stato fatto, già scaduto e non si poteva più tornare indietro, si è saputo delle intenzioni di Renzi di immettere in ruolo un enorme numero di docenti e delle elevate possibilità che, quindi, ci sarebbero state non solo di LAVORARE finalmente nelle proprie province ma addirittura di ENTRARE IN RUOLO in esse. Le assicuro che a quel punto nessuno di quei docenti che avevano fatto domanda “fuori” la avrebbe mantenuta, ognuno avrebbe aggiornato le GaE inserendo la propria provincia di appartenenza. Avevamo addirittura chiesto che ci fosse data la possibilità di riaggiornare le GaE e cambiare provincia mettendo quella di appartenenza (visto che le regole erano cambiate dopo che i giochi erano già stati fatti) ma questa possibilità non ci è stata concessa.

A questo punto tutto il resto è noto ai più. Nonostante le numerose proteste del popolo, la riforma Renzi è stata attuata ed è diventata L. 107, con le fasi di assunzione che ad essa appartengono (cioè fase B e fase C). La fase zero nulla ha a che vedere con la riforma Renzi perché appunto, come detto sopra, riguarda posti liberi grazie ai pensionamenti. Per dirla in breve io e gli altri della fase zero saremmo entrati anche se Renzi non ci fosse stato. Qual è il punto? Dove la discriminazione? È presto detto.

La discriminazione sta nel fatto che la L.107 prevede una MOBILITÀ STRAORDINARIA per TUTTI i docenti delle fasi B e C e per TUTTI i docenti ENTRATI IN RUOLO ENTRO L’ANNO 14/15.

E I DOCENTI DELLA FASE ZERO??? Che fine hanno fatto? Li hanno dimenticati? No! Peggio! A loro l’articolo 108 della L. 107 vieta espressamente questa possibilità!! Verrebbe da chiedersi perché? Cosa abbiamo fatto di male? Qual è la differenza tra i docenti immessi in ruolo nell’a.s. 2014-2015 e quelli immessi in ruolo nella fase 0?

Non sono forse quegli stessi docenti che hanno deciso di spostarsi in altra provincia nel maggio 2014 sperando di poter entrare in ruolo nel a.s 14/15 e purtroppo alcuni sono entrati mentre altri no?

La differenza invece esiste con i docenti immessi con fasi B e C che vengono descritti come i penalizzati dalla riforma mentre invece in realtà risultano i privilegiati perché BEN SAPEVANO a cosa andavano in contro e hanno lo stesso fatto una domanda FACOLTATIVA (perché, se non avessero voluto spostarsi, il governo dava loro la possibilità di continuare a permanere in GaE e di non fare la domanda) con possibilità:

– di esprimere preferenza di ben 100 province (a noi è stato concesso invece di sceglierne 1 sola);
– di poter chiedere trasferimento solo dopo 1 anno di servizio;
– e addirittura di non dover partire mai perché, se destinatari di un contratto di supplenza (di qualunque tipo) nelle proprie province di appartenenza, hanno la possibilità di accettare il ruolo, lavorare nelle loro province di appartenenza, usare il servizio come anno di prova e poter chiedere trasferimento senza quindi esser mai partiti.

Alla luce di tutte queste considerazioni, visto che i VERI IMMOBILIZZATI sono i docenti delle fasi zero ed A, chiedo ai sindacati di farsi portavoce e rappresentanti dei nostri diritti che così ci vengono lesi ed alle forze politiche di rimediare a questo obbrobrio legislativo correggendo il comma 108 ed estendendo, in sede di contrattazione per l’emanazione delle regole di mobilità, la mobilità straordinaria anche ai docenti delle fasi ZERO ed A, (con priorità assoluta rispetto ai docenti delle fasi B e C- così come già concesso ai docenti immessi in ruolo entro l’a.s. 14/15), facendo presente sin d’ora che, in caso contrario, i docenti delle fasi zero/A ricorreranno alle vie legali sollevando questione di legittimità costituzionale e cause di risarcimento danni visto che col passare del tempo i posti disponibili per il trasferimento che dovrebbero spettare a loro verranno presi da docenti immessi in ruolo dopo (docenti immessi in ruolo in fase B e C) o da docenti che hanno i loro stessi diritti (gli immessi entro l’a.s. 14/15).
Lo stesso principio espresso sopra vale per i colleghi immessi in ruolo nelle stesse fasi 0 e A ma da GM, eh sì, poiché molti di essi furono costretti a scegliere di fare il concorso fuori regione perché nella propria non erano stati messi a bando i posti desiderati; ma anche per chi scelse di fare il concorso lontano da casa per avere più possibilità. Una scelta che eguaglia quella del cambio di provincia nelle GaE all’atto dell’aggiornamento nel 2014. La beffa è uguale, per tutti, costretti a subire le umoralità dei governi che cambiano le regole in corso di partita. Insomma, senza distinzioni ulteriori che possano produrre altri fratricidi, si ribadisce il concetto dei diritti degli assunti dalle fasi 0 e A (GaE e GM) da difendere a spada tratta.

I lettori ci scrivono

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