I lettori ci scrivono

Discriminazione per i docenti di strumento musicale

Siamo un cospicuo gruppo di docenti AFAM della Sicilia e della Campania, gli unici penalizzati nella partecipazione al concorso FIT 2018, siamo docenti di strumento musicale e di Educazione Musicale nella scuola secondaria di primo e secondo grado, iscritti nella seconda fascia della graduatoria di Istituto e destinati ogni anno a fare supplenze con contratti a tempo determinato.

La nostra vicenda purtroppo è la seguente:

In mancanza di regolari e cadenzate procedure abilitanti (PAS e TFA) il titolo AFAM Vecchio Ordinamento in nostro possesso è stato riconosciuto abilitante tramite un’ ordinanza del Giudice del lavoro.

Di qui l’ammissione al concorso bandito con D. G. MIUR N. 85 del 01-02-2018 per il   reclutamento a tempo indeterminato di personale docente nella scuola secondaria di primo e secondo grado, in quanto lo stesso bando di concorso prevedeva espressamente che il titolo di abilitazione, requisito indispensabile potesse essere posseduto per effetto di provvedimenti giuridici anche non definitivi.

Dopo aver sostenuto la prova orale ed essere stati inseriti nella graduatoria di merito con il punteggio spettante, soltanto l’USR Sicilia e l’USR Campania hanno proceduto al depennamento della suddetta graduatoria di tutti noi docenti destinatari di provvedimenti cautelari costringendoci ad adire le vie legali ai vari TAR Sicilia TAR Campania e TAR Lazio.

A questo punto si è evidenziata in tutta Italia una notevole disparità di trattamento per i docenti AFAM in possesso di una ordinanza del giudice del lavoro, in quanto in tutte le regioni, sede della procedura concorsuale Lombardia- Piemonte- Toscana- Veneto- Liguria e Calabria, i candidati sono stati regolarmente inseriti nelle graduatorie di merito ed immessi in ruolo, gli unici esclusi sono stati i candidati della Sicilia e della Campania.

Pertanto le chiediamo di mettere luce su questa ingiusta e vergognosa disparità di trattamento, da parte di taluni Uffici Scolastici Regionali (Sicilia e Campania) i quali in modo arbitrario ed iniquo hanno strumentalizzato politicamente la questione decidendo di ESCLUDERE docenti con gli stessi requisiti.

Se in Italia esiste uno stato di diritto, ebbene noi docenti AFAM chiediamo di essere ascoltati, considerati e reinseriti in graduatoria in nome dell’uguaglianza di trattamento, principio inconfutabile sancito dall’ art. 3 della Costituzione Italiana.

Gruppo Afam

 

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