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Discussione per l’esclusione degli studenti disabili dalle attività scolastiche. Il caso Usa

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Numerose testate nazionali ed internazionali, come il New York Times e The Guardian, hanno riportato una vera e propria crisi che colpisce da vicino il sistema scolastico USA, specialmente nello stato di New York. A pagarne il caro costo, per via della mancanza di fondi di investimento diretto e personale docente specializzato, sono i ragazzi disabili regolarmente esclusi dalla didattica statale e le famiglie che, spesso in grave crisi economica, non riescono a prendersene carico. Numerosi gli istituti che, per presunta mancanza di posti disponibili o la carenza di attrezzature al sostegno di studenti con DSA o disabili, ne rifiutano l’iscrizione o ne proclamano la sospensione. Il quadro prodotto è agghiacciante: dispersione scolastica che interessa oltre il 35 % degli studenti con disabilità, strutture pubbliche dedicate al collasso, famiglie inferocite, scarsa coesione sociale e ghettizzazione dei ragazzi e ragazze con disabilità.

La denuncia del New York Times: “al rischio il sistema scolastico nello stato di New York”

Il nuovo anno scolastico negli USA, oltre ad essere segnato da un nuovo approccio funzionale all’emergenza sanitaria oramai conclusa, vede limitati al massimo i diritti degli studenti disabili, specie nelle aree maggiormente popolate e sviluppate. A fare le veci di tale crisi sono i quotidiani locali, a contatto con storie, vissuti e vicende di esclusione e discriminazione amministrativa sempre più comuni all’interno delle procedure d’iscrizione presso le high schools ed i colleges del paese. La mancanza di personale specializzato (le testate ipotizzano una carenza del -28 % rispetto all’organico effettivo necessario al sostegno) e di infrastrutture accessibili (una scuola su quattro è con barriere che impediscono l’accesso in classe di studenti disabili) sono gli elementi portanti, quasi giustificazioni a sostegno delle esclusioni e delle sospensioni legalizzate nello stato di New York. Uno studente su quattro, al momento, è a rischio sospensione e la scuola non riesce a confermare l’iscrizione scolastica sia per l’anno corrente sia per il successivo, favorendo di fatto l’esclusione dello studente.

Quale il trattamento per gli studenti disabili in Italia?

Nell’anno scolastico 2021-2022 ammontavano a 316mila gli alunni con disabilità, pari al 3,8% degli iscritti, secondo un rapporto ISTAT dedicato. L’integrazione di questi studenti, secondo la legislazione ministeriale, costituisce uno degli elementi di forza del sistema scolastico nostrano; ha creato scandalo la carenza cronica di personale specializzato e di docenti di sostegno. Sono emersi comunque dei segnali positivi: negli ultimi tre anni la quota di insegnanti specializzati per il sostegno ha registrato un significativo incremento, passando dal 63% dell’anno scolastico 2019-2020 al 68% dell’anno scolastico 2021-2022.Per gli alunni con DSA sono disponibile degli strumenti, come da legislazione, compensativi per l’integrazione attiva, didattica comune in classe. Fondamentale per quest’ultima categoria la legge 170/2010; questa riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come DSA, assegnando alla scuola il compito di individuare forme didattiche e modalità di valutazione adeguate.

Andrea Maggi

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