Negli ultimi giorni ha fatto discutere la notizia di un progetto di legge in materia di disabilità presentato al Senato dai due parlamentari del Pdl Francesco Bevilacqua e Antonio Gentile.
Da più parti si è gridato allo scandalo perché la proposta vorrebbe trasferire ai privati la gestione dei progetti di integrazione degli alunni disabili.
Ma, se si va a leggere il testo integrale del disegno di legge (il n. 2594, per la cronaca), la questione sta in termini un po’ diversi.
Il testo dell’unico articolo del ddl, che si intitola “Disposizioni per favorire il sostegno di alunni con disabilità”, dice esattamente questo: “I dirigenti degli istituti scolastici e delle scuole di ogni ordine e grado sono autorizzati a definire progetti, con la collaborazione di privati, per il sostegno di alunni con disabilità, anche ai fini dell’elaborazione e dell’attuazione dei Piani educativi individualizzati di cui all’articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 febbraio 1994, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 79 del 6 aprile 1994, nonchè delle misure educative e didattiche di supporto di cui all’articolo 5 della legge 8 ottobre 2010, n. 170, ivi inclusa la stipula di apposite polizze assicurative a carico dei soggetti privati per la copertura dei rischi correlati all’impiego di personale o di consulenti privati esterni alla scuola”.
A ben vedere la proposta è in parte inutile e in parte poco comprensibile.
Intanto c’è da dire che mescolare il sostegno e l’assistenza per gli alunni disabili con le misure per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento è del tutto improprio. Come si sa, infatti, la legge 170 prevede per gli alunni con dsa interventi compensativi o dispensativi che nulla hanno a che vedere con il sostegno per i disabili.
Per quanto riguarda poi l’ “autorizzazione” che il ddl concede alle scuole di attivare progetti per l’integrazione degli alunni disabili avvalendosi anche di collaborazioni esterne con soggetti privati, è del tutto evidente che si tratta una enunciazione del tutto inutile in quanto già adesso le scuole possono percorrere questa strada.
Tale possibilità è infatti prevista dall’articolo 40 della legge 449 e ad essa ricorrono già ora molte scuole anche per l’organizzazione dei servizi di assistenza ad alunni disabili o per altre attività finalizzate all’ampliamento dell’offerta formativa.
Il ddl dei due senatori del Pdl è stato definito da più parti “scandalosi”; ma piuttosto, ci sarebbe da chiedersi se le leggi dello Stato già in vigore siano ben conosciute da tutti i nostri parlamentari.
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