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Disegno di legge su Esami di Stato: è polemica sul ruolo dell’Invalsi

Sulla questione della riforma degli esami di Stato Cgil-Flc torna alla carica criticando duramente il testo licenziato dalla Commissione Istruzione del Senato.
Già abbiamo dato conto della assoluta contrarietà del sindacato di Enrico Panini sulla norma che consentirà ai privatisti di sostenere gli esami presso una scuola paritaria. Ma adesso Cgil-Flc solleva una ulteriore questione.
A seguito di un emendamento presentato dalla relatrice di maggioranza Albertina Soliani, nel testo della legge che verrà portata in aula è stata inserita una norma che rivaluta il ruolo dell’Invalsi che dovrà provvedere alla predisposizione di “modelli da porre a disposizione delle autonomie scolastiche ai fini della elaborazione della terza prova”. 
L’Istituto – precisa ancora la legge – dovrà provvedere anche alla “valutazione dei livelli di apprendimento degli studenti a conclusione dei percorsi dell’istruzione secondaria superiore, utilizzando le prove scritte degli esami di Stato secondo criteri e modalità coerenti con quelli applicati a livello internazionale per garantirne la comparabilità”.
Secondo Cgil-Flc l’emendamento avrebbe raccolto alcune spinte provenienti soprattutto dal centro-destra e registrate all’indomani degli interventi del Ministro Fioroni su esami di Stato, INVALSI e leggi Moratti in genere.
In realtà sull’emendamento – presentato come si è detto dalla relatrice stessa – Alleanza Nazionale, Forza Italia e Udc hanno espresso parere nettamente contrario (Asciutti di Forza Italia ha anzi chiesto espressamente alla senatrice Soliani di ritirarlo e di trasformarlo, al più, in un ordine del giorno).
Il dibattito sul punto in questione è stato particolarmente vivace e ha registrato numerosi interventi. Alla fine, ha pesato in modo decisivo il voto di Rifondazione Comunista.
La senatrice di Rifondazione Giovanna Capelli infatti, pur dichiarandosi in disaccordo sulla proposta Soliani per svariati motivi (la senatrice ha parlato di “ragioni concettuali”, poi ha richiamato il proprio giudizio negativo sul lavoro svolto dall’Invalsi in questi anni ed ha infine rilevato come la proposta sia anche lesiva dell’autonomia scolastica) ha però annunciato il proprio voto favorevole “solo per ragioni di contesto”.
Riferendosi forse anche allo svolgimento del dibattito, Cgil-Flc, che evidentemente sperava che in Commissione la sinistra radicale sostenesse in qualche modo le “ragioni” del sindacato, conclude il proprio comunicato con una battuta lapidaria: “Ogni commento è superfluo!”
A ben vedere, la maggioranza di Governo non aveva molte altre soluzioni anche perché la legge finanziaria che pure rivede la composizione degli organi direttivi dell’Invalsi, conferma in pieno tutto l’art. 3 del decreto sull’Invalsi firmato dalla Moratti.

Reginaldo Palermo

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