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Disertiamo le graduatorie salva-precari !

Dobbiamo disertare l’inserimento nelle graduatorie “imbroglia-precari”: l’invito arriva dalla Flc-Cgil di Catania che, all’indomani della pubblicazione del decreto 134, attacca pesantemente le decisioni del Governo in materia di organici e precariato.
Secondo la Flc di Catania il provvedimento non determina affatto un aumento dei fondi per l’indennità di disoccupazione già prevista dalle norme attuali, mentre l’eventuale integrazione è demandata alle regioni qualora ne abbiano le risorse.
Non solo, ma le nuove regole smantellerebbero le norme sulle supplenze creando caos nelle scuole e aumentando persino il contenzioso.
D’altronde già nelle settimane passate i diversi comitati di base dei precari, che di recente hanno dato vita al Coordinamento precari scuola, avevano criticato fortemente il modello dei “contratti di disponibilità” e anche per questo avevano promosso una manifestazione nazionale per il 3 ottobre a Roma chiedendo non solo l’abrogazione di molte delle norme approvate negli ultimi due anni (articolo 64 della legge 133/08, legge 169 sul maestro unico, ma anche la disposizione contenuta nell’ultima finanziaria del Governo Prodi sugli organici di sostegno) ma anche le stesse dimissioni del ministro Gelmini.
Ministro che, proprio nell’ultime ore, non ha esitato a buttare benzina sul fuoco dichiarando pubblicamente che in questo momento il Paese “non si può permettere di stabilizzare 150mila precari”.
E’ anche vero, per contro, che il fronte movimento/sindacati non si presenta affatto compatto: scontata l’assenza di Cisl, Uil e Snals che – con toni e parole diverse – si dicono favorevoli ai contratti di disponibilità, la manifestazione del 3 ottobre vedrà sfilare due cortei separati, quello del CPS (Coordinamento precari) e quello dei Cobas che cercano una rivincita nei confronti del Pd e della Cgil che sosterranno la manifestazione indetta per lo stesso giorno dalla Federazione nazionale della stampa.
D’altronde i rapporti movimento/sindacati non sono affatto distesi: nei giorni scorsi il coordinamento di Ravenna ha fatto un elenco di 6 domande alle quali i sindacati dovrebbero rispondere.
La prima domanda è netta e inequivocabile: “Quali sono le iniziative attualmente in corso (se ci sono) per evitare i prossimi tagli? In altre parole, cosa state facendo? “.
E poi c’è la questione delle graduatorie ad esaurimento: “Siete contrari o favorevoli alla loro abolizione?”
Sul fronte sindacale la prossima settimana si preannuncia insomma piuttosto calda, l’appuntamento del 3 ottobre potrebbe essere la cartina di tornasole che indicherà il clima complessivo dell’autunno 2009.

Reginaldo Palermo

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