Dislessia, accordo Miur, Fondazione Telecom Italia ed associazione italiana
Un protocollo d’intesa per riconoscere precocemente e combattere la dislessia nelle scuole italiane: a firmarlo, il 3 marzo, sono stati il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, la Fondazione Telecom Italia e l’Associazione italiana dislessia.
L’accordo prevede la realizzazione di due progetti operativi: “Non è mai troppo presto“, per il riconoscimento precoce della dislessia, e “A scuola di dislessia“, per la formazione specifica degli insegnanti. L’intesa si inquadra in un più ampio programma di interventi già avviato dalla Fondazione Telecom Italia e dall’Associazione italiana dislessia nel 2009 per la durata di tre anni scolastici e un investimento, da parte della stessa fondazione telefonica, pari a 1,5 milioni di euro.
Il programma prevede che il disturbo venga finalmente affrontata su più fronti, in modo efficace e risolutivo:si stima interessi circa 350.000 studenti italiani fra i 6 e i 19 anni, pari al 4-5% della popolazione scolastica (mediamente uno studente ogni classe di 20 alunni) ed è causa frequente di abbandono scolastico e di correlati problemi di autostima e di motivazione all’apprendimento. “Da oggi – ha Maria Stella Gelmini, ministro dell’Istruzione – parte la task force sulla dislessia che riteniamo un problema assolutamente risolvibile. Finalmente – ha aggiunto – è stato elaborato un progetto concreto ed efficace che si svilupperà su tutto il territorio nazionale per contrastare l’abbandono scolastico e aiutare quei ragazzi che, non meno intelligenti degli altri, hanno bisogno di un vero supporto per superare le loro difficoltà di apprendimento“. Molto soddisfatto anche il presidente della Fondazione, Joaquìn Navarro-Valls: “dal punto di vista medico – ha detto l’ex-direttore della sala stampa della Santa sede – il problema è molto conosciuto. Non c’è però una strategia per una diagnosi e per combattere questo disturbo. Non mi stupisce, pertanto, che il Ministero abbia considerato l’importanza di questo tema e abbia spinto per questo accordo. Un milione e mezzo non risolve il problema – ha aggiunto – ma mette sicuramente l’Italia sulla giusta strada“. Anche il presidente dell’Associazione Rosabianca Leo, ha auspicato che l’intesa di oggi sia solo il primo passo: “speriamo – ha detto – che non ci si fermi a questo accordo ma che si faccia una legge per dare a tutti i ragazzi le stesse opportunità. Questo di oggi è un momento molto importante perché per la prima volta le istituzioni, il mondo sociale e le imprese si trovano insieme per combattere questo disturbo“. Nel programma sono comprese anche due progetti operativi: “Campus informatici” per formare i ragazzi dislessici all’uso degli strumenti informatici utili per lo studio e l’apprendimento, e “Lo zaino multimediale“, la biblioteca digitale sul web che si propone di fornire ad ogni alunno dislessico in età scolare libri scolastici in formato digitale e facilmente accessibile.