Disoccupazione, per vincerla serve la formazione specialistica
Continuano ad arrivare segnali sull’alta importanza di dedicare un periodo di tempo alla formazione specialistica. Anche, verrebbe da dire soprattutto, in tempi di crisi finanziaria e di lavoro come quello che stiamo vivendo da alcuni anni. L’esempio arriva da Milano, dove il 9 aprile la Camera di Commercio ha presentato dei dati davvero significativi su Excelsior 2012.
Ebbene, nel capoluogo lombardo sono state 36.200 le assunzioni sottoscritte all’interno delle imprese milanesi nel 2012. Di queste, l’80,8%, pari a oltre 29mila persone, ha avuto bisogno di formazione aggiuntiva.
La specializzazione delle competenze si è resa necessaria soprattutto nelle professioni più qualificate, come gli specialisti in servizi sanitari o sociali (95,8%), in scienze informatiche, chimiche, matematiche (93,1%) ed in scienze gestionali, commerciali e bancarie (91,6%). Davvero alta la necessità di formazione è stata anche quella adottata per gli addetti agli sportelli delle banche (98,5%) e per quelli all’accoglienza e alla informazione alla clientela (94,1%).
Una curiosità, sui cui riflettere: la formazione specialistica riguarda soprattutto i laureati (86,7%) rispetto ai neo assunti con diploma di scuola superiore (78,5%). Inoltre, la formazione non ha riguardato soltanto le nuove assunzioni: una impresa milanese su tre (35,2%) infatti ha effettuato corsi di formazione per il personale che hanno interessato il 37,1% dei dipendenti. Insomma, in attesa che ci pensi lo Stato alla formazione permanente, seppure di nicchia, sembrano pensarci i privati.