L’Istat rileva che a novembre gli occupati sono 22 milioni 292 mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto al mese precedente (-55 mila) e del 2,0% su base annua (-448 mila).
Il tasso di occupazione, pari al 55,4%, diminuisce di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 1,0 punti rispetto a dodici mesi prima.
Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 254 mila, aumenta dell’1,8% rispetto al mese precedente (+57 mila) e del 12,1% su base annua (+351 mila). La crescita tendenziale della disoccupazione è più forte per gli uomini (+17,2%) che per le donne (+6,1%).
Ancora in crescita la disoccupazione giovanile. I disoccupati tra i 15-24enni sono 659 mila. L’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di età è pari all’11,0%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e in aumento di 0,4 punti su base annua. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 41,6%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 4,0 punti nel confronto tendenziale.
Zona Euro
Resta invariata al 12,1% la disoccupazione a novembre nella zona euro mentre in Italia sale al 12,7%, rispetto al 12,5% di ottobre registrando uno degli aumenti più alti.
Lo rileva Eurostat sottolineando come cresca la disoccupazione giovanile: nell’Ue-18 è al 24,3% rispetto al 24,2 di ottobre.
Nell’Ue-28 il tasso di disoccupazione è stato del 10,9%. A novembre 2013, 26,553 milioni di uomini e di donne sono rimasti disoccupati nell’Ue-28, di questi 19,241 nella zona euro. Rispetto ad ottobre 2013 i disoccupati sono aumentati di 19mila nell’Unione e 4mila nella zona euro.
Tra gli Stati membri i tassi di disoccupazione più bassi si sono registrati in Austria (4,8%), in Germania (5,2%) ed in Lussemburgo (6,1%) ed i più alti in Grecia (27,4% a settembre 2013) ed in Spagna (26,7%). Su base annua il tasso di disoccupazione è aumentato in 14 Stati membri ed è sceso in altrettanti. I rialzi più forti si sono registrati a Cipro (da 13,3% a 17,3%), in Italia (da 11,3% a 12,7%), in Grecia (dal 26% al 27,4% tra settembre 2012 e 2013).
I cali più marcati si sono avuti in Irlanda (da 14,3% a 12,3%), Lettonia (dal 14% a 12% tra il terzo trimestre 2012 e 2013) e in Lituania (da 11 a 9,5%). Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, i tassi più bassi a novembre sono stati registrati in Germania (7,5%) e Austria (8,6%) ed i più alti in Spagna (57,7%), in Grecia (54,8%) e Craozia (49,7%).
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