Disoccupazione, via libera del Senato al sostegno ai non diplomati
Via libera del Senato alle assunzioni dei giovani – tra i 18 e i 29 anni – e alle misure sull’apprendistato, contenute nel dl Lavoro: il 29 luglio sono stati “licenziati” i primi due articoli del provvedimento. Il 30 luglio è stata la volta degli altri articoli: in serata è attesa il sì definitivo. Poi il dl passerà alla Camera.
Tra le conferme contenute nel ddl iniziale permane quella di sostenere i giovani fino a 29 anni privi di impiego “regolarmente retribuito da almeno sei mesi”. Ma soprattutto “privi di un diploma di scuola media superiore o professionale”. Un volontà, quella di non sostenere i ragazzi che invece hanno centrato almeno la maturità, che ha fatto e farà discutere. Soddisfazione per l’approvazione degli articoli 1 e 2 del decreto lavoro è stata espressa dalla capogruppo del Pd in Commissione Istruzione del Senato, Francesca Puglisi, secondo la quale “gli articoli introducono incentivi per le assunzioni stabili a favore di giovani fino a 29 anni e misure per rendere l’apprendistato la strada privilegiata per entrare nel mondo del lavoro”.
In particolare, la parlamentare democratica ha sottolineato l’importanza dell’approvazione di un emendamento che predispone per l’anno 2014 presso il Ministero dei Beni culturali un Fondo straordinario, pari a un milione di euro, denominato ‘Fondo mille giovani per la cultura’, destinato alla promozione di tirocini formativi e di orientamento nei settori delle attività e dei servizi per la cultura, rivolti ai giovani fino a 29 anni di età.
“Si tratta – ha spiegato Puglisi – di una nostra proposta per avviare al lavoro mille giovani nella cultura. In questo modo la misura interviene per favorire l’ingresso al mondo lavoro dei nostri giovani, promuovendo nel contempo anche il nostro ricchissimo patrimonio culturale”.
“Con l’emendamento passato al Senato – conclude la senatrice – intendiamo dunque avvicinare sempre di più i giovani, attraverso tirocini formativi e di orientamento, alla promozione delle attività e dei servizi per la cultura. E’ una bella opportunità, e un primo passo significativo in questa direzione”.