E’ vero, dice Sestini, che gli immigrati alimentano la percentuale dell’abbandono toscano, ma è altrettanto vero che il fenomeno tocca anche i ragazzi italiani. Si parla di classi affollate e scuole fatiscenti, o “sgarrupate”, ma ci sono sicuramente altri motivi.
La proposta sarebbe quella, nonostante in questa campagna elettorale nessuno ne parla ” di investire sull’istruzione, altrimenti è la fine. In Toscana c’è stato un grave errore: si è puntato troppo sui licei, a discapito degli istituti professionali, cioè della formazione”.
“Non si vuol capire, e qui chiamo in causa le famiglie, che l’obbligo scolastico si può assolvere anche attraverso l’avviamento al lavoro. Proprio in Toscana abbiamo mestieri da trasmettere alle nuove generazioni”. Il problema fondamentale per Sestini starebbe “nel cattivo orientamento scolastico: bisogna consigliare i ragazzi secondo le attitudini. Non tutti possono essere da licenza liceale col massimo dei voti. Bisogna inserire la formazione professionale. Non è disdicevole specializzare idraulici, falegnami, elettricisti: che spesso guadagnano molto più dei laureati”.
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