La regione Sardegna verrà potenziata sotto il profilo dell’istruzione pubblica, in particolare della dispersione scolastica, ma anche della formazione rivolta agli adulti e delle infrastrutture dedicate al mondo formativo. Lo hanno stabilito a Roma il 9 giugno, attraverso la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa, il ministro dell’Istruzione, Letizia Moratti, e il presidente della regione Sardegna Renato Soru: l’impegno economico sarà di 60 milioni di euro. L’obiettivo dell’accordo sarà quello di dotare le scuole dell’isola di mezzi all’avanguardia ed avviare progetti per la diffusione della cultura della legalità e contro la dispersione scolastica, ad iniziare dalla scuola primaria.
Il progetto, che consentirà di utilizzare in maniera più efficace i fondi strutturali europei, coinvolgerà almeno 15.000 persone: per sua realizzazione viale Trastevere stanzierà, per il biennio 2005-2006, oltre 31 milioni, nell’ambito delle varie misure del Programma operativo nazionale (Pon) "La scuola per lo sviluppo"; la regione Sardegna finanzierà altri 29 milioni di euro, nell’ambito del Programma regionale (Por).
"Questo accordo – ha spiegato il ministro Moratti a margine della conferenza di presentazione del Protocollo – è molto importante perché è di tipo interistituzionale e cerca di dare priorità a tematiche fondamentali come l’educazione scolastica, la formazione dei docenti, il potenziamento di laboratori ed infrastrutture, il miglioramento dell’educazione agli adulti. Tutti temi che rappresentano interventi sostanziali in grado di promuovere la qualità e l’efficacia del sistema formativo".
In particolare, l’accordo prevede che i responsabili del progetto cercheranno di intervenire in settori formativi della Sardegna ritenuti particolarmente deboli o che richiedano interventi aggiuntivi di ulteriore sviluppo: "il fine dell’accordo – ha concluso il Ministro – è proprio quello di accrescere il capitale umano della regione per elevare anche lo sviluppo economico e sociale dell’Isola".
Nello specifico, l’accordo sottoscritto tra Miur e regione Sardegna prevede l’attivazione di una serie di progetti contro la dispersione scolastica e il disagio per 4.500 studenti, corsi di formazione sulle nuove tecnologie per oltre 1.000 docenti del secondo ciclo e 3.700del primo ciclo. Verranno infine attivati 80 percorsi formativi di educazione continua per 1.700 nuovi destinatari. Tutti gli interventi saranno concordati con modalità permanenti di concertazione tra Miur e regione Sardegna e con il coordinamento di un gruppo di lavoro paritetico composto da rappresentanti delle due istituzioni che avrà il compito di definire a livello centrale ogni elemento relativo a programmazione, progettazione, ripartizione, gestione – anche finanziaria – monitoraggio e valutazione delle iniziative. Inoltre, il Ministero promuoverà il coinvolgimento in tali progetti delle istituzioni scolastiche sarde e delle proprie strutture territoriali, sia attraverso gli strumenti previsti per l’innovazione formativa e l’autonomia gestionale e didattica delle scuole, sia tramite opportuni collegamenti con gli Enti locali e le altre strutture di ricerca e formazione presenti nel territorio, quali Università, Istituti regionali di ricerca educativa-Irre e formazione regionale.
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