Sul delicatissimo problema della dispersione scolastica interviene, sulla sua pagina personale di Facebook, il responsabile dipartimento scuola del Partito Democratico Sicilia, Caterina Altamore. L’esponente dem non usa mezzi termini e chiede alla politica di fare sistema per risolvere il gravissimo problema dell’alto tasso di dispersione scolastica in terra siciliana.
Save the Children ci presenta un dato pesante per la scuola italiana ma drammatico per la scuola siciliana, tasso di dispersione scolastica al 21,1 % quasi il doppio di quello nazionale. È chiaro che la scuola a livello centrale e a livello locale, la politica, la società tutta si devono interrogare sulle cause dell’incremento di tale fenomeno nonostante gli interventi economici a sostegno di progetti per la soluzione della povertà educativa.È evidente che la risposta non è stata efficace poiché il problema non è stato affrontato in tutte le sue sfaccettature.
1) Dai dati pubblicati da Save the Children si evince che in Sicilia un alunno su quattro proviene da ambienti socio/culturali ed economici poveri. 2) Dal rapporto emerge, inoltre, il dato sulle gravi carenze strutturali, di tempi, spazi e servizi educativi indicatori che evidenziano come questi incidano fortemente sull’aumento delle disuguaglianze delle opportunità. 3) Carenza di spazi educativi: palestre, piscine, strutture polisportive, ludoteche, biblioteche che possono essere utilizzati anche dalle scuole.
Una scuola che opera in un contesto così difficile può da sola, senza organico aggiuntivo, senza le figure specializzate a supporto, senza momenti imprescindibili di condivisione e raccordo tra i vari attori che, a vario titolo, si occupano degli alunni e delle famiglie sempre più povere, con leggi e finanziamenti che non tengono conto dei veri bisogni delle singole scuole, garantire il miglioramento del dato sopracitato ?Le scuole subiscono continue riduzione di organici , deleteri dimensionamenti che limitano l’azione formativa e la presenza dell’Istituzione in tutti i territori svantaggiati a vario titolo, senza dimenticare che la disponibilità di fondi ed investimenti straordinari (Next Generation You) sono distribuiti secondo il principio della spesa storica che sfavorisce i territori più svantaggiati anche per incapacità progettuale.
Non vanno trascurati gli interventi a favore delle famiglie attraverso il supporto alla genitorialità responsabile, interventi mirati di politiche sociali che li sostengano attraverso figure specializzate, interventi di tipo economico e azioni integrate anche, ad esempio, attraverso le Comunità educanti. BISOGNA FARE SISTEMA! Con il medesimo obiettivo: farsi carico dei bambini e delle bambine a 360 gradi per garantire pari opportunità e rimuovere gli ostacoli che rendano effettiva l’uguaglianza delle opportunità costituzionalmente garantite.
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