Attualità

Dispersione scolastica, la ricetta di Giuliano (M5S): “Duemila docenti in più per il tempo pieno”

L’ultimo rapporto Bes 2018 dell’Istat ha evidenziato serie problematiche in merito alla dispersione scolastica. Sul tema è intervenuto Salvatore Giuliano, sottosegretario all’Istruzione del MoVimento 5 Stelle.

Per Giuliano, infatti, i “dati sui Neet e sull’abbandono scolastico del rapporto Bes 2018 dell’Istat impongono un’accelerazione sulle politiche per l’inclusione. Da quando siamo insediati, la nostra priorità è proprio quella di migliorare la qualità dell’esperienza, permettendo agli studenti di sviluppare il loro potenziale e di integrarsi nella scuola”.

Il sottosegretario ha ricordato a tal proposito che è stato prevista in manovra di Bilancio, “l’assunzione di 2.000 nuovi insegnanti per estendere il tempo pieno nella scuola primaria per le aree del Paese dove ancora l’offerta non è adeguata”.

Non solo: “stiamo mettendo a punto, con il coinvolgimento degli studenti e degli altri soggetti coinvolti, un rinnovamento di quella che si definiva alternanza scuola-lavoro: vogliamo concentrare maggiormente l’attenzione sulla qualità dell’esperienza, potenziando le competenze trasversali e spingendo l’acceleratore sull’orientamento” – prosegue Giuliano.

Numeri impietosi

Dal 1995 oggi, come riportato in precedenza, 3 milioni e mezzo di studenti hanno abbandonato la scuola statale, su oltre 11 milioni iscritti alle superiori (-30,6%).

Rimangono Sicilia, Campania, Sardegna, Puglia e Calabria le regioni con più elevato tasso di abbandono scolastico.

I costi sono enormi: 55 miliardi di euro. L’emorragia continua perché almeno 130 mila adolescenti che iniziano le superiori non arriveranno al diploma.

Lo ribadisce anche uno studio dello Svimez, associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, che segnala come al Sud il 18,5% dei ragazzi hanno abbandonato la scuola avendo conseguito al massimo la licenza media.

Tempo pieno al Sud: 24 milioni per il 2019

Per quanto riguarda il tempo pieno a sud menzionato dal sottosegretario al Miur Giuliano, ricordiamo che nel testo della manovra è presente l’emendamento che prevede 2 mila nuovi maestri di scuola primaria, per iniziare il completamento del tempo pieno che oggi copre appena una scuola pubblica ogni tre.

Le modalità dell’aumento, saranno stabilite con decreto del ministro dell’istruzione entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge. Per assicurare l’allungamento di orario è autorizzato un aumento di spesa “corrispondente a 2.000 posti aggiuntivi”. Il costo della misura è di circa 24 milioni di euro nel 2019, crescenti gli anni successivi.

Fabrizio De Angelis

Articoli recenti

Primo caso di poliomielite in un bimbo di 10 mesi Gaza

Il ministero della Sanità Palestinese ha confermato un primo caso di poliomielite nella città di Deir…

17/08/2024

1,4 milioni di ragazze non hanno accesso alla scuola in Afganistan

Almeno 1,4 milioni di ragazze in Afghanistan non hanno avuto accesso all'istruzione secondaria: è quanto…

17/08/2024

Insegnare leggere e scrivere, quali criticità? Come sviluppare le abilità comunicative nei bambini?

Insegnare a leggere e scrivere può presentare criticità come l'insorgenza in alcuni bambini di dislessia…

17/08/2024

Nuove linee guida educazione civica, cosa si sa al momento? Come progettare le attività?

Si parla delle nuove linee guida per l'educazione civica che dovrebbero essere pubblicate a breve.…

17/08/2024

Rapporto scuola-mondo del lavoro: bisogna migliorare la progettualità

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha dichiarato: “Si mira a creare una…

16/08/2024

Percorsi abilitanti: come si possono frequentare se si deve anche fare lezione?

Mi chiedo se qualcuno/a dei frequentanti i percorsi formativi di abilitazione si sia posto il…

16/08/2024