“Non ci riteniamo minimamente soddisfatti dalle risposte date oggi dal sottosegretario all’Istruzione Rossi Doria durante il secondo incontro sul tema della dispersione scolastica, avvenuto in commissione Cultura. Quello della dispersione scolastica è un fenomeno preoccupante, ampiamente diffuso, e la replica da parte delle istituzioni è stata davvero flebile”. Lo dichiarano i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura, Scienza e Istruzione. “La collega Silvia Chimienti – aggiungono – ha chiesto al sottosegretario Rossi Doria di chiarire i criteri adottati per l’assegnazione dei fondi contro la dispersione scolastica previsti nel Dl istruzione, pari a soli 15 milioni di euro.
Questo, soprattutto considerando che ci sono regioni dal tasso di disoccupazione gigantesco, come la Sicilia (25%) alle quali vengono assegnati meno fondi rispetto a quelli destinati ad altre regioni, che hanno tassi di dispersione nettamente più bassa, come la Lombardia (15%). Rossi Doria ci ha risposto che – proseguono i deputati M5S – per l’assegnazione dei fondi si è tenuto conto della densità scolastica-popolazione scolastica. Un criterio che non può essere considerato attendibile nel momento in cui ci sono aree del paese dove i tassi sono talmente alti che non si può più semplicemente parlare di dispersione, ma di un’emorragia che ha ricadute dal punto di vista sociale imprevedibili. “Inoltre – afferma Maria Marzana -, al sottosegretario ho sottoposto il tema del tempo pieno, che ha molti punti in comune con la questione della dispersione scolastica.
Al sottosegretario abbiamo ribadito che i tagli i tagli effettuati in questo ambito sono stati lineari e non hanno tenuto conto dell’offerta formativa delle singole scuole. Rossi Doria ha concentrato la sua replica sulla qualità del tempo scolastico ma, ci domandiamo, come si può ragionare seriamente di qualità quando il tempo pieno e le risorse mancano? Infine, rispetto al dimensionamento scolastico, che determinerà la chiusura e l’aggregazione di molti istituti su tutto il territorio nazionale, a domanda non abbiamo ricevuto alcuna risposta”. “A noi appare evidente – concludono i deputati – che questo governo e questo ministro dell’Istruzione non siano assolutamente in grado di gestire e riprogrammare il comparto scolastico, che soffre di carenze croniche e tali che richiederebbero una cura da cavallo, e non le briciole che gli vengono assegnate adesso”.
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