Un maggiore protagonismo e una rinforzata partecipazione di studenti e studentesse alla governance della scuola, una cultura della democrazia e una diffusa leadership condivisa possono contribuire a contrastare le diseguaglianze educative e la dispersione scolastica?
Gli studenti possono essere coinvolti davvero nella governance della scuola? Perché e soprattutto come? Per capirlo occorre avere in mano una fotografia chiara dello stato dell’arte: come gli studenti percepiscono la scuola? Si sentono davvero inclusi nelle varie decisioni?
A cercare di comprendere questi aspetti un’indagine condotta dal Laboratorio Scuola e Cittadinanza Democratica dell’Università degli Studi di Milano Bicocca insieme ad ActionAid Italia, in partnership con La Tecnica della Scuola. È possibile partecipare all’indagine fino al 15 novembre.
La ricerca internazionale indica una correlazione positiva tra il maggior coinvolgimento degli studenti e delle studentesse nelle decisioni della scuola e un miglioramento dei livelli di apprendimento, con un conseguente contrasto delle diseguaglianze educative e dispersione scolastica. D’altro canto, le diseguaglianze di genere, provenienza, classe limitano la partecipazione a pieno titolo alla vita sociale.
A livello nazionale italiano, esiste ancora un gap di dati ed evidenze, necessariamente da colmare con una ricerca approfondita e autorevole.
L’indagine del Laboratorio Scuola e Cittadinanza Democratica dell’Università degli Studi di Milano Bicocca insieme ad ActionAid Italia in partnership con La Tecnica della Scuola, propone agli Istituti secondari di secondo grado un’indagine quantitativa multi-attoriale (docenti, studenti, dirigenti scolastici), affiancata a un’indagine qualitativa condotta a Milano, Roma, Reggio Calabria, Palermo e Siracusa. Obiettivo è quello di fornire una fotografia della percezione di studenti e studentesse (14-19 anni) e dei professionisti e professioniste della scuola, sulle pratiche partecipative e sul coinvolgimento degli stessi nell’ambito della governance scolastica e del contesto fuori scuola.
Altri enti hanno riconosciuto l’importanza delle domande di ricerca e parteciperanno in particolare alla restituzione finale dei risultati. Tra questi, Fondazione Intercultura, Aism, Adi – Associazione Docenti e Dirigenti scolastici Italiani, CIAI-Centro Italiano Aiuti all’Infanzia, Fondazione Ismu, La Tecnica della Scuola, MCE – Movimento di Cooperazione Educativa.
Le domande di ricerca approfondiscono:
Le scuole saranno guidate e supportate dal gruppo di ricerca al fine di compilare un questionario online, diverso per target e già testato in alcune somministrazioni pilota. Il questionario per studenti è stato reso maggiormente youth-friendly in termini di linguaggio e di sistematizzazione, grazie ad un workshop estivo che ha coinvolto 10 ragazzi e ragazze di territori differenti del progetto. Alle scuole partecipanti sarà offerto un report di autovalutazione basato sul confronto aggregato e anonimo dei propri studenti e quello del campione nazionale complessivo. Tutti i questionari sono stati elaborati sulla base di dimensioni e relative scale riconosciute a livello nazionale e internazionale.
L’indagine si avvarrà di un campione casuale di studenti, docenti e dirigenti; il campione di istituti sarà stratificato per macro-regione (con alcune province obbligatoriamente inserite) e macro-indirizzo (indirizzo prevalente della scuola), a partire dai dati open del MIM.
Il campione di istituti scolastici è stato definito dal gruppo di ricerca: dirigenti scolastici o docenti interessati a partecipare possono segnalarlo compilando questo form, sarà cura del gruppo di ricerca ricontattarli al fine di essere inseriti nel campione. Chi compila il form sarà ricontattato dal gruppo di ricerca. È possibile partecipare all’indagine fino al 15 novembre.
L’indagine è promossa nell’ambito del progetto “Costruire Futuro, Insieme!”, coordinato da ActionAid Italia e finanziato dalla Fondazione CDP.
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