Erano entrati nella scuola, resa inagibile dal sisma, distruggendo tutto quello che avevano trovato sul loro passaggio: avevano gettato a terra armadi e scrivanie, rotto piatti della mensa, svuotato gli estintori, gettati a terra e resi inservibili molti documenti dell’attività scolastica. La denuncia ai carabinieri era stata fatta dalla preside: i vandali , che avevano agito di notte, avevano lasciato anche scritte sui muri come traccia del loro passaggio. E proprio quelle scritte, che abbreviavano nomi di poi attribuiti ad alcuni giovani ritenuti responsabili dei vandalismi, sono state importanti nelle indagini, così come i riscontri sui social network dove alcuni degli autori avevano scritto messaggi con riferimenti a quanto era accaduto nella scuola. I minori denunciati hanno ammesso le proprie responsabilità: ai carabinieri hanno detto spontaneamente di aver distrutto tutto per noia
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