Categorie: Attualità

Distrutta la stele antimafia in una scuola dell’Aspromonte

Una stele intitolata ai giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Antonino Scopelliti, uccisi dalle mafie, è stata distrutta in piena notte in un istituto scolastico di Santo Stefano d’Aspromonte (Reggio Calabria). La stele era stata inaugurata lo scorso 23 maggio nell’anniversario della strage di Capaci. Nel tardo pomeriggio la notizia che la targa era stata riparata dall’amministrazione. «Riteniamo che la migliore risposta a simili gesti – ha dichiarato il sindaco Francesco Malara – sia l’avvenuto e immediato ripristino di quello che a questo punto non è solo il simbolo della legalità nazionale ma anche della civiltà della nostra comunità, per cui non abbiamo inteso privarcene per nemmeno una sola giornata. Non solo. Siamo anche disposti – qualora qualcuno non avesse recepito il suddetto simbolico ripristino – ad una sua maggiore rappresentatività facendo una stele più grande e trovando una collocazione migliore sotto gli occhi di tutti, ad esempio nella piazza principale del Paese. Ciò premesso, non è ammissibile l’atteggiamento di coloro che per motivi personali hanno provato a strumentalizzare tale questione auto investendosi di una assurda arroganza al fine di gettare discredito su un intero Paese che dovrebbe appartenere anche a loro o che comunque al momento li ospita. In noi è preminente ed è altissimo il senso dell’Istituzione ed essa in tutte le sue forme va rispettata e difesa – al di là delle beghe e degli interessi personali o politici, che in tali situazioni, andrebbero comunque messe da parte – da tutti coloro che tentano di infangarla, siano essi vandali o comunque disseminatori di odio e di illegalità travestiti da paladini di interessi che, nei fatti, sono solo personalissimi».

Pasquale Almirante

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