Secondo il ministero dell’Istruzione sarebbe oltre 90 mila gli alunni con “Dsa”, desunti sulla base delle certificazioni: 24.811 certificazioni in più, il 37 per cento in più sulla stagione 2010-11. Il maggior numero di alunni con disturbi di apprendimento è alle scuole medie: 38.549, più 39 per cento. L’incremento più significativo, però, è nelle scuole superiori: 8.547 alunni certificati oltre a quelli della stagione precedente (più 54 per cento) a fronte di una decrescita di oltre 7.800 alunni iscritti. Nella scuola primaria si registrano oltre 9.800 iscritti in meno davanti a 5.345 certificazioni da “disturbo” in più.
Questi dati inoltre sarebbero ancora più allarmanti se si considera che a scuola si hanno sempre meno iscritti rispetto agli anni precedenti, mentre la percentuale degli alunni con “Dsa” ora supera l’un per cento dell’intera popolazione scolastica.
Con ogni probabilità tuttavia questa impennata sarebbe dovuta pure alla crescita di sensibilità rispetto al problema e secondo il dirigente dell’Ufficio disabilità del Miur: “Alcuni casi di disturbi specifici di apprendimento vengono scoperti solo all’università, i ragazzi con dislessia pura mettono in atto un sistema di compensazione con cui riescono a superare le difficoltà del disturbo. Il 20 per cento degli alunni ha difficoltà di apprendimento della matematica, ma la discalculia riguarda solo lo 0,5”.
E se al Sud vengono rilasciate meno certificazioni “Dsa”, in alcune regioni il rilascio richiede diversi mesi, a volte oltre un anno.
Dal 2004, conclude il quotidiano, per questi alunni si può personalizzare la didattica adottando strumenti compensativi e misure dispensative. Il ministero ha formato 16 mila insegnanti per gestire in classe il disturbo.
