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Disturbi di apprendimento: approvata la legge

E’ formata da 9 articoli e 25 commi in tutto, la legge sulle “Nuove norme in materia di disturbi specifici d’apprendimento in ambito scolastico” approvata nel pomeriggio del giorno 9 in sede legislativa dalla Commissione Cultura della Camera.
Il testo approvato è identico a quello uscito dal Senato e quindi, a questo punto, l’iter parlamentare può considerarsi di fatto concluso.
La legge era attesa da tempo in quando proposte in tal senso erano state presentate già nel corso della precedente legislatura.
Il testo approvato è il risultato di un lungo confronto politico fra maggioranza e opposizione che hanno votato a fare del provvedimento in modo del tutto unanime.
La legge riconosce riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento e si prefigge lo scopo di favorire il successo scolastico degli alunni affetti da DSA, anche attraverso misure didattiche di supporto.
Un aspetto importante riguarda la valutazione degli esiti di apprendimento che dovranno essere – dice la legge – “adeguate alle necessità formative degli studenti”.
I disturbi dovranno essere diagnosticati a cura dei servizi specialistici delle Aziende sanitarie; le famiglie, a loro volta, dovranno consegnare la diagnosi alla scuola che avrà l’obbligo di legge di organizzare “adeguate attività di recupero didattico”.
Non solo, ma la legge stabilisce anche che “gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari”.
Più in particolare viene chiarito che agli alunni con DSA va garantito “l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico”.
Negli anni 2010 e 2011 l’Amministrazione scolastica dovrà promuovere iniziative di formazione rivolte al personale della scuola ricorrendo ad un apposito stanziamento definito dalla legge stessa; si tratta in realtà di una somma poco più che simbolica: un milione di euro all’anno che corrisponde, a conti fatti, esattamente a 100 euro per ogni istituzione scolastica.
Nei prossimi mesi,ricorrendo ad appositi decreti, il Ministero dell’Istruzione dovrà dare attuazione alle legge definendo apposite linee guida per l’individuazione dei casi di DSA, indicazioni per la valutazione e per la formazione del personale.

Reginaldo Palermo

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