Tanti adolescenti si isolano, si chiudono, perché si sentono inadeguati, giudicati. Prima che sia troppo tardi Fondazione Patrizio Paoletti aiuta scuole e famiglie a riconoscere i segnali di disagio emotivo degli adolescenti.
Secondo le più recenti stime, in Europa circa 9 milioni di adolescenti convivono con problemi di salute mentale, con la depressione e l’ansia che rappresentano più della metà dei casi.
Un fenomeno aggravato dalla pandemia di COVID-19, che ha accentuato l’isolamento, la tensione familiare e altre pressioni sociali. Il suicidio rappresenta la seconda causa di morte tra i giovani europei di età compresa tra i 15 e i 19 anni, superata solo dagli incidenti stradali.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), tra il 10% e il 20% dei giovani a livello mondiale soffre di disturbi mentali. Circa la metà di tutte le malattie mentali si manifesta già entro i 14 anni. I disturbi più comuni includono ansia, depressione, disturbi dell’attenzione, disturbi alimentari e comportamenti a rischio. Il suicidio rappresenta una delle principali cause di morte per i giovani tra i 15 e i 29 anni.
Dal 30 settembre fino al 19 ottobre è possibile fare la differenza chiamando o inviando un SMS al 45581 e aiutare così Fondazione Patrizio Paoletti a sostenere famiglie e scuole in tutta Italia a riconoscere i segnali del disagio emotivo degli adolescenti.
Il progetto educativo “Prefigurare il futuro” ha l’obiettivo di garantire ad ogni adolescente nelle scuole di tutta Italia il diritto al benessere emotivo e psico-sociale. “Prefigurare il futuro” coinvolge ogni giorno ragazzi, insegnanti e genitori in un percorso di sensibilizzazione strutturato sul tema della resilienza, per trasformare le fragilità in forza e determinazione.
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