L’ascensore sociale in Italia è bloccato e le aspirazioni dei giovani un futuro più equo appaiono oggi fortemente compromesse. Lo scrive il rapporto Oxfam, organizzazione no profit impegnata nella riduzione della povertà globale attraverso aiuti umanitari e progetti di sviluppo, dal titolo “Non rubateci il futuro”.
“I figli delle persone collocate nel 10% più povero della popolazione italiana, sotto il profilo retributivo, ad oggi avrebbero bisogno di 5 generazioni per arrivare a percepire il reddito medio nazionale. Allo stesso tempo, ai due estremi della distribuzione della ricchezza, 1/3 dei figli di genitori più poveri, è destinato a rimanere fermo al piano più basso dell’edificio sociale, mentre il 58% di quelli i cui genitori appartengono al 40% più ricco, manterrebbe una posizione apicale”.
Mal messo il mondo dell’istruzione e, soprattutto, le prospettive offerte, proprio in ottica futura e rispetto al proprio ambiente sociale di provenienza: rispetto a quanto accadeva in passato, oggi il sistema dell’istruzione italiano offre minori garanzie di emancipazione sociale. A parità di istruzione, le origini familiari hanno impatti non trascurabili sulle retribuzioni lorde dei figli: il figlio di un dirigente ha oggi un reddito netto annuo superiore del 17% rispetto a quello percepito dal figlio di un impiegato, che abbia concluso un ciclo di studi di uguale durata.
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